Commerciante della penisola sorrentina ossessionato dalle slot machine. La moglie chiede il divorzio

Il fenomeno delle slot machine in penisola sorrentina è da tempo oggetto di attenzioni e polemiche. In tanti si sono rovinati sperperando centinaia di euro per colpa di queste macchinette che creano dipendenza con l’illusione dei facili guadagni. La lotta contro la presenza dello slot è continua ma, nonostante le leggi in vigore, sono tanti, diremmo troppi, i luoghi in cui è possibile giocare d’azzardo. Magari si inizia puntando pochi euro, tanto per provare, con la convinzione di poter smettere quando si vuole e di non farsi prendere la mano dal gioco. Poi ci si ritrova a giocare tutti i soldi che si possiedono rincorrendo una vincita che non arriva mai. E’ quello che è accaduto ad un commerciante della penisola, un tranquillo sessantenne, un lavoratore che riesce con il sudore della fronte ed in modo onesto a mandare avanti la propria attività commerciale ed a far fronte alle spese della famiglia. Non naviga certamente nell’oro, ma non gli manca nulla. Poi ha deciso di provare a giocare alle slot machine, ha voluto provare il brivido del gioco almeno una volta. Ma la situazione in breve tempo gli è sfuggita di mano ed il gioco d’azzardo per lui è diventato un’ossessione dalla quale non è riuscito a liberarsi, passando intere ore attaccato alle macchinette “mangiasoldi”. In famiglia nessuno sapeva di questo suo “vizio”, fino a quando la moglie, avvertita da alcuni conoscenti dei comportamenti strani del marito, ha deciso di seguirlo e lo ha scoperto intento a giocare. Inizialmente lo ha perdonato, ha cercato di capirlo e gli ha chiesto di smettere di giocare. Ma è stato inutile. L’uomo ha continuato ed in soli dieci giorni ha perso quasi tremila euro. Ed ha perso anche la moglie che ha deciso di chiedere il divorzio

 

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