Angolo Motori di Nazzareno Cammarota: La Mazda3 2.0 Skyactiv-G M-Hybrid

Anche chi non segue con attenzione il mondo dei motori percepisce che è oggi in atto un cambiamento epocale nel mercato delle automobili.

Il diesel, al quale tradizionalmente si rivolgevano gli italiani nell’intento di risparmiare, non risponde ai canoni delle più recenti norme europee anti-inquinamento e viene progressivamente abbandonato dalle aziende automobilistiche. Al contempo, la circolazione delle vetture diesel nelle maggiori città italiane subisce limitazioni sempre più stringenti.

In attesa di una diffusione ottimale delle colonnine di ricarica elettrica e di distributori di idrogeno sulla rete viaria italianache renda davvero competitive le vetture dotate esclusivamente di motore elettrico o ad idrogeno, alcuni colossi automobilistici mondiali hanno investito enormi risorse economiche ed intellettive sulla propulsione ibrida, in cui un motore termico tradizionale “lavora” in collaborazione con un motore elettrico.

In tal modo,si ottiene una drastica diminuzione dei consumi e delle emissioni inquinanti.

E’ noto che il gruppo Toyota/Lexus ha abbandonato da tempo la ricerca sui motori diesel per abbracciare la propulsione ibrida in maniera lungimirante, tanto che oggi ha raggiunto in questo campo un livello tecnologico difficilmente pareggiabile per la concorrenza.

Eppure, nelle prime settimane del 2019, un altro colosso automobilistico, stretto alleato di Toyota, segna una svolta epocale nella corsa della ricerca verso consumi bassi ed emissioni scarsamente inquinanti.

Mazda è la prima azienda al mondo che sia riuscita a realizzare e commercializzare un motore a benzina che però funziona secondo il principio dei motori dieselin cui il carburante si accende per compressione. Il motore battezzato da Mazda Skyactiv-G 2.0 M Hybrid è stato poi dotato di iniettori multiforo ad alta pressione e pistoni dal profilo ottimizzato. Questi ultimi sono stati concepiti per accelerare la combustione che, migliorando la coppia ai regimi bassi e medi, consente al tempo stesso di ridurre il consumo di carburante ad alti regimi.

La rivoluzione tecnologica introdotta con questo motore già consente di abbattere drasticamente i consumi ed incrementare le prestazioni. Ma a Mazda non bastava.

In abbinamento al motore a benzina da 2 litri, la prestigiosa azienda giapponese ha collocato un modulo elettrico da 24V, per un totale di 122 CV di potenza.Il motore elettrico viene sfruttato soprattutto quando l’auto necessita di miglior spinta, come ad esempio durante la partenza da fermo. I benefici di questa integrazione si hanno nei consumi notevolmente ridotti quando chi guida chiede la massima performance ai motori. Il motore elettrico fa capo a batterie agli ioni di litio e si ricarica attraverso il recupero dell’energia cinetica in frenata.

Sufficiente? No! L’incontentabile Mazda ha messo a punto ed affiancato alla tecnologia ibrida il dispositivo “i-Stop” con la funzione stop/start e il sistema di disattivazione dei cilindri che “spegne” automaticamente metà del propulsore nella guida rilassata, aumentandone l’efficienza.

La prima vettura sulla quale Mazda ha scelto di offrire questa avvenieristica combinazione di tecnologie rivoluzionarie è la Mazda3 2.0 Skyactiv-G M-Hybrid 122 CV.

2019, benvenuti nel futuro.

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