Anacapri. Il Cnr intende vendere l’Osservatorio, ma il sindaco Franco Cerrotta dichiara guerra

Anacapri. Dopo dieci anni dalla prima decisione di mettere in vendita l’Osservatorio solare, il Consiglio Nazionale della Ricerca ci riprova e, nonostante due aste andate deserte, decide di mettere nuovamente sul mercato l’immobile che aveva acquistato negli anni Ottanta dalla Reale Accademia svedese delle scienze per 450 milioni di vecchie lire. L’acquisto era legato ad esclusivi usi scientifici. Ora gli amministratori del Comune di Anacapri temono che, una volta venduto, l’immobile potrebbe essere trasformato in un resort di lusso, perdendo il suo grande valore scientifico. Franco Cerrotta, sindaco di Anacapri, non ci sta ed ha annunciato che farà tutto il possibile per far desistere il Cnr dal mettere in vendita l’edificio. Certo l’immobile fa gola a molti imprenditori che già pregustano i guadagni che potrebbero derivare da una struttura ricettiva extralusso, che beneficerebbe di un edificio stupendo collocato in una posizione unica, immerso tra il verde della collina e l’azzurro del mare, un angolo di paradiso. Si parla di una struttura molto importante, che si estende su un’area di 3.460 metri quadri, composta da due corpi di fabbrica. Già nel 2008 il Cnr tentò di mettere in vendita la struttura per un prezzo di oltre 15 milioni di euro, ma le aste andarono deserte e si accantonò l’idea. Ma oggi il consiglio direttivo del Cnr ci riprova, scatenando la dura reazione del sindaco Cerrota e di tutta l’amministrazione comunale che ha dichiarato apertamente una dura guerra contro tale iniziativa, che priverebbe l’isola di un punto di interesse scientifico di grandissimo valore. Il sindaco Franco Cerrotta ha dichiarato: «Ci opporremo con tutti i mezzi a disposizione, per impedire questo assurdo affare. Non è ammissibile che lo Stato faccia affari su se stesso. La villa ha ricevuto agevolazioni per ottenere il nulla osta da parte della Soprintendenza all’atto della sua ristrutturazione proprio perché l’immobile è adibito a scopo scientifico. Con la sua vendita tali agevolazioni verrebbero sfruttate da un privato che userà la villa per le proprie vacanze». In caso di vendita il sindaco si è dichiarato pronto ad impugnare l’atto chiedendone la nullità.

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