Tribunale del malato, basti tagli all’Ospedale di Sorrento e Vico Equense

Una commissione per valutare le anomalie sui costi dei macchinari, un’altra è necessaria per valutare le scelte sempre più penalizzanti per la penisola sorrentina. L’Asl Na3Sud torna nel mirino del Tribunale per i diritti del malato per i continui ridimensionamenti e le carenze di personale che obbligano medici e paramedici a lavorare fuori dal rispetto dei parametri sanciti dalle norme europee. I riflettori sono puntati di nuovo sulla manager Antonietta Costantini, «le cui scelte appaiono sempre più penalizzanti – spiega il responsabile territoriale del Tribunale per i diritti del malato, Giuseppe Staiano – per la penisola sorrentina».
I PROBLEMI
L’appello rivolto al commissario Vincenzo De Luca coinvolge tutti i centri della penisola sorrentina, da Vico Equense a Massa Lubrense: «I nostri due ospedali, quello di Sorrento e quello di Vico Equense, non possono diventare – sottolinea Staiano – dei semplici ambulatori per il pronto soccorso. Dopo aver di fatto cancellato L’Unità Complessa di cardiologia, arrivano insistenti voci dall’interno dell’Asl: starebbe per scomparire anche l’Unità Complessa di chirurgia per la quale è stato indetto, e mai espletato, il concorso per il posto di primario». Cosa significa questo? Che a Sorrento e a Vico Equense non ci sarà più un primario di chirurgia, come non c’è più quello di cardiologia, come non c’è più quello di radiologia o di anestesiologia. E non avere primari significa non avere più unita complesse dirette da vincitori di concorso con tutto quello che questo vuol dire nella gestione del reparto, del personale e delle risorse». I capi, ormai, sono tutti a Castellammare o a Nola con buona pace di quanti hanno lottato e si sono impegnati per avere ospedali veri sul territorio. «E tutto questo viene coperto con la promessa di un Ospedale Unico della penisola sorrentina, una sorta di chimera – dice Staiano – tirata in ballo quando non si hanno argomentazioni valide contro chi difende le attuali strutture».
LO SCENARIO
La penisola sorrentina ha un bacino di utenza che per 9-10 mesi all’anno supera anche quello di ospedali molto più grandi. E, nonostante le difficoltà di collegamento, una sola strada sempre intasata, le strutture sanitarie complesse sono a Castellammare o a Nola. «Il commissario De Luca – dice il responsabile del Tribunale per i diritti del malato – deve indagare anche su questo. Su scelte che obbediscono a logiche che non hanno nulla a che vedere con la salute dei cittadini».

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