Piano di Sorrento causa all’ANAS gli deve 400 mila euro. Ma i danni per la strada chiusa a Meta e la sporcizia a Positano?

Piano di Sorrento causa all’ANAS gli deve 400 mila euro. Ma i danni per la strada chiusa a Meta e la sporcizia a Positano? Questa è la notizia di oggi Crediti vantati dal Comune e mai saldati dai debitori rappresentano la nuova frontiera dell’Amministrazione-Iaccarino per il recupero di consistenti risorse finanziarie. Dopo la Gori nel mirino della Ragioneria è finita l’Anas che è debitrice verso il Comune di una somma che praticamente si avvicina a 400mila euro e che risale addirittura al 2001. Nell’atto approvato dalla Giunta (che dà mandato al legale dell’Ente Avv. Pierfrancesco Rina di resistere nel giudizio intentato dall’Anas avverso il decreto ingiuntivo del Comune) viene ricostruita la vicenda.

In data 17.10.2001 l’ANAS consegnava al Comune di Piano di Sorrento il tratto della strada statale n. 145 “Sorrentina” per complessivi ml. 1.530,00 nel tratto compreso tra la progressiva Km.ca 23+120 e la progressiva Km.ca 24+650, limitatamente alla sola parte sinistra dell’asse stradale. A causa di tale consegna il Comune di Piano di Sorrento assumeva la gestione del suddetto tratto stradale, provvedendo alla sua manutenzione, governo, vigilanza e tutela. Per l’espletamento di tali attività le parti convenivano espressamente che al Comune sarebbe stata corrisposta, per la buona conservazione del piano viabile, l’indennità prevista dal combinato disposto dagli artt. 41 Legge 20.03.1985 n. 2248 e 4 legge 59/61. Il Comune ha effettuato nel corso del tempo diversi interventi di manutenzione per la buona conservazione del tratto stradale in questione ma, nonostante le ripetute richieste dell’Ente, l’ANAS non ha provveduto al pagamento delle indennità spettanti, quantificate per gli anni dal 2006 al 2012 in complessivi € 335.637,70.

In aggiunta a ciò il Comune è creditore nei confronti dell’Anas anche delle somme dovute in esecuzione della Sentenza n. 2361/14, emessa in esito al procedimento di opposizione al decreto ingiuntivo n. 136/2009 con il quale era stato ingiunto il pagamento dell’importo di € 44.317,08 oltre interessi al tasso legale e spese per il mancato pagamento di canoni concessori. L’ANAS ha indebitamente incassato le suddette somme in quanto, oltre ad aver ricevuto il pagamento di quanto dovuto da parte del Comune riconosciuto e finanziato quale debito fuori bilancio con DCC n. 13/15 e quindi successivamente liquidato, ha incamerato una seconda volta le somme dovute oggetto dell’ordinanza di assegnazione nell’ambito della procedura di pignoramento. La richiesta di restituire tali somme all’Anas perchè indebitamente incassate non è stata mai soddisfatta per cui l’anno scorso la Giunta incaricava il legale di promuovere l’azione per il recupero del credito. Dal canto suo la Società si opponeva al decreto ingiuntivo del Tribunale di Torre Annunziata (N. 861/2018 con il quale si ingiungeva ad ANAS spa il pagamento in favore della ricorrente amministrazione della somma di € 335.617,00 oltre interessi e competenze legali) giudicando nullo il decreto e inesistente la pretesa creditizia del Comune.

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