La Salernitana illude, il Pescara fa poker all’Arechi e la rimette sulla terra

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    Neanche il tempo di digerire il panettone natalizio che si scende nuovamente in campo, prima della lunga sosta invernale. Salernitana e Pescara in cerca di certezze per l’alta classifica si affrontano dinanzi ad un discreto pubblico, circa nove mila presenti, e soprattutto con un pallido sole a far capolino allo stadio Arechi. Ambedue cercano il pass vittoria per festeggiare al meglio l’imminente capodanno. La Salernitana ci arriva con l’ennesimo cambio di formazione. in ossequio al clima natalizio, mister Gregucci opta per il modulo a cosiddetto ad albero di natale con due trequartisti, Anderson e Rosina, in appoggio all’unica punta Bocalon. Estro e velocità al potere. Almeno queste le intenzioni nella testa del trainer granata.  Viceversa da Pillon che conferma il 4-3-3 ma inserisce il giovane Antonucci in attacco accanto ai confermatissimi Marras e Mancuso. Quest’ultimo pericolo numero uno per le sue nove reti in campionato.

    Salernitana che parte subito con il giusto piglio, ordinata in mezzo al campo che prova a costruire gioco mediante fraseggi brevi e pochi tocchi a centrocampo. E da una punizione di Vitale dalla trequarti giunge al 13° il gol del vantaggio per i padroni di casa. E’ Pucino in elevazione a sfruttare l’assist del compagno e beffare Fiorillo apparso leggermente sorpreso dal colpo di testa del numero due granata. Salernitana ad un passo dal raddoppio qualche minuto più tardi con una conclusione potente di Anderson che si spegne ad un palmo di mano dall’incrocio. Sorpreso dall’atteggiamento avversario, il Pescara prova subito una reazione con Mancuso che non riesce a girarsi con facilità in area strozzando così la conclusione. La compagine ospite fatica nella costruzione del gioco, complice anche l’atteggiamento aggressivo della Salernitana che non le consente di organizzare con fluidità la manovra offensiva. Ciò nonostante, un errore in disimpegno di Akpà nasce la migliore occasione per il Pescara con Mancuso che spara addosso a Micai da ottima posizione. Lo stesso Akpà si riscatta subito dopo conquistando un penalty per un fallo di mano di Gravillon. Dal dischetto Vitale non perdona Fiorillo per il raddoppio della Salernitana.  Neanche il tempo di festeggiare chee Micai rovina la sua prestazione facendosi beffare da un colpo di testa di Mancuso. Errore grave del portiere granata che parte in notevole ritardo sulla conclusione dell’avversario.

    Seconda frazione che inizia con il pari del Pescara con Scognamiglio che beffa ancora una volta Micai  da calcio d’angolo. Azione però viziata da un’evidente fuorigioco di Mancuso non segnalato dall’arbitro. Su una ripartenza ospite Mancuso si trova addirittura a tu per tu con Micai che questa volta è prodigioso nella respinta. Salernitana in calo, Pescara che sale in cattedra e cala il tris qualche minuto più tardi ancora con Mancuso che sotto misura fredda il portiere granata.  Match ribaltato, ma per la compagine ospite non basta, e con Marras, palo, sfiora addirittura il poker. La Salernitana non sembra più averne, Gregucci rilancia anche Orlando, ma gli ospiti sono in completo controllo del gioco e con Mancuso calano il poker. Una sconfitta che potrebbe dare l’amaro in bocca ma che, prestazione alla mano, appare giusta atteso il valore e la qualità mostrata dall’avversario nell’arco dei novanta minuti. Ad oggi, il campo dice che questa squadra non può competere per i play off, alla società l’ultima parola chiamata mercato.

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