Castellammare i miracoli di Natale dell’ospedale San Leonardo con le nascite premature

Anna stringe tra le braccia il piccolo Manuel, Iolanda ha preso in braccio Greta di un anno, Mariapia e Agata giocano con due gemelline di otto mesi. E poi c’è il dottor Antonino che invece culla un fagottino rosa. Non sono i loro genitori, ma per alcuni mesi, quelle persone, si sono prese cura di quei bambini notte e giorno, proprio come se fossero stati figli loro.

CAMICI E DIVISE
Sono i medici e le infermiere che ogni giorno indossando un camice o una divisa, con mascherine e guanti, sono entrati nel reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale San Leonardo di Castellammare, guidato dal neonatologo Roberto Cinelli, per curare quei bambini nati prima del termine della gravidanza. Nascite speciali, piccoli miracoli che trasformano ogni giorno in Natale.

SENZA MASCHERINE
Ma questa volta, per vivere la magia del 25 dicembre e delle festività, quei bambini hanno voluto abbracciarli senza camici, sorridergli senza la mascherina e vederli, cresciuti, «correre» felici verso Babbo Natale. Così all’ospedale di Gragnano la dottoressa Marianna Bussi ha dato il via alla prima festa di Natale dedicata ai bambini prematuri. Una festa per suggellare quel legame unico che si instaura tra genitori, bimbi e personale del reparto. «A Natale non c’è dono più bello e vero del calore che solo una famiglia sa dare spiega la pediatra Marianna Bussi, organizzatrice della festa Questi sono anche i nostri piccoli, abbiamo voluto riunirli non solo per scambiarci un abbraccio ma soprattutto per creare una comunità». I sentimenti, ma soprattutto le preoccupazioni che può provare un genitore di un bimbo nato prima del termine non sono facili da spiegare. Forse solo gli occhi delle mamme che si scambiano sguardi commossi lasciano percepire qualche emozione.

IL RACCONTO
È il caso di Lucia, trentunenne della costiera sorrentina che mentre ricorda la sua esperienza abbraccia uno dei suoi due gemelli, quello che ha lottato di più uscendone vincitore: «Sono stata ricoverata nel reparto di Ginecologia e Ostetricia del San Leonardo e lì ho ricevuto il mio primo miracolo. Grazie alle cure di Eutalia Esposito (primario del reparto) i miei bimbi hanno resistito altre due settimane nel mio grembo.

LA TIN
Quando sono nati pesavano poco più di un chilo ognuno. E poi il secondo miracolo, quello avvenuto nella Tin guidata dal dottor Roberto Cinelli. A loro che hanno cresciuto un altro po’ i miei bimbi curandoli vanno i miei ringraziamenti. Ci hanno regalato il sorriso».
Nella Tin di Castellammare i pediatri del nido indossano divisa di colore rosso, Babbo Natale esiste e dona la vita. Maria Elefante, Il Mattino

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