Tramonti, si chiude la 7a Festa Organistica: il bilancio della manifestazione

Tramonti. La settima Festa Organistica si è chiusa domenica 18 novembre, con l’ultimo evento in calendario, che ha visto protagonisti il maestro Antonio Varriano, con l’allieva Pia Rossi. La manifestazione organistica, organizzata dagli “Amici dell’Organo” con l’intraprendente promozione del direttore artistico, Antonio De Marco, non solo riscopre la magnificenza dei migliori compositori d’ogni era, ma abbraccia anche la valorizzazione del patrimonio artistico esistente: di indiscussa bellezza è il terzo organo più antico della Campania, opera di Carlo Rossi del 1729, che è adornato da meravigliosi decorazioni del barocco napoletano. Una vera gioia per gli occhi e per lo spirito. Tale monumento “operante”, meriterebbe di entrare nel circuito della vicina Ravello, anche per eventi concertistici di richiamo internazionale.

7 festa organistica tramonti

Antonio De Marco ha fatto un bilancio su questa rassegna musicale, dando appuntamento alla prossima edizione che inizierà la prossima primavera:

“La 7^ FESTA ORGANISTICA, ha esiti molto positivi con pubblico da varie parti della regione, ma sorge naturale chiedersi: ma a Tramonti dove sono le “persone di cultura”, i “laureati con 30 e lode”, gli operatori turistici e culturali del territorio? Indifferenza, insensibilità, snobamento? […] In un incantevole tardo pomeriggio si è conclusa la 7^ FESTA ORGANISTICA di Campinola di Tramonti. Il fresco dell’inoltrato autunno è stato ampiamente riscaldato da un intenso afflato di sentimenti, ispirazioni e suggestioni che hanno pienamente concretizzato lo spirito che ispira questa originale Festa che anche nel nome esprime il suo carattere.

tramonti organo carlo rossi 1729 campinola

Una festa di musica con l’organo di Carlo Rossi del 1729 che giorno dopo giorno si conferma fra i più prestigiosi strumenti antichi della Campania e non solo, che impone questo piccolo borgo delle alture dei Monti Lattari come vera capitale della musica organistica della Costa d’Amalfi.
Il m.o Antonio Varriano da Campobasso – che vanta il maggior numero di presenze nelle edizioni della Festa di Campinola ed è quindi fra i principali Amici dell’Organo di Campinola – e la giovane preparata e vivace allieva Pia Rossi da San Giorgio del Sannio hanno offerto un programma di grande raffinatezza: dal classico Frescobaldi all’audace Byrd, dall’ispirato Kyrie di Couperin ad un’orfana Batalla, un arioso messinese Storace, una ciaccona di Fischer, le espressive sonate di Spergher e poi un maestoso concerto di Vivaldi trascritto da Varriano che ha concluso con sue belle variazioni su un tema popolare sacro.

La parte musicale si è completata dagli interventi di due giovani operatori liturgici: Antonio Sammarco con Albinoni e Jessica Ferrara con “Tu scendi dalle stelle”, un omaggio a Sant’Alfonso Maria de’ Liguori che quest’organo suonò nel 1731, ma che va segnalata anche per la continua disponibilità e capacità di coinvolgimento e per aver adattato i tradizionali canti della liturgia alle caratteristiche dell’organo.
L’elemento che va maggiormente evidenziato dell’appuntamento conclusivo è però la partecipazione del pubblico da varie località della provincia e della regione ma essenzialmente da Tramonti con preponderanza da Campinola. Si è così finalmente realizzato uno dei principi fondanti della Festa Organistica, ovvero il coinvolgimento della comunità parrocchiale come erede della continuità storica e artistica, dell’espressività del prezioso organo e le valenze umane e sociali con un ponte ideale fra passato e presente per l’accrescimento culturale e spirituale.

Sono stati ricordati gli interpreti di questo lungo omaggio musicale nel quale si sono alternati voci e strumenti, interpreti professionisti e amatori, tutti mossi da eguale entusiasmo per la musica, gli strumenti che a essa danno voce e le implicazioni sociali.
Ai due concertisti (come a tutti i precedenti) è stato fatto omaggio del “Concerto” il tradizionale liquore tipico di Tramonti. Simbolici riconoscimenti sono stati consegnati ai Campinolesi che hanno partecipato più attivamente alla Festa ed anche ad una assidua coppia di Pompei (Antonietta e Salvatore Pagano) che intrattiene pure una quotidiana corrispondenza con i “piccoli pensieri” del parroco P. Jean Jacques Luzitu Mukunda. La “presenza” del parroco si è confermata un elemento fondamentale per la continuità della Festa Organistica, anche per il felice coinvolgimento dei Comitati parrocchiali e della comunità ma soprattutto per il sostegno all’intraprendenza organizzativa di Antonio De Marco, campinolese per matrimonio e grande amante e promotore delle peculiarità del territorio e che pone in atto la cinquantennale intensa esperienza nella cultura e nel turismo maturate in altre regioni italiane e in tutta Europa.

Giancarlo De Marco 
 Festa organistica

Con un appropriato intervento del Sindaco di Tramonti dott. Antonio Giordano, si è evidenziato anche il patrocinio del Comune, ma anche la collaborazione della Pro Loco, del Giardino Segreto dell’Anima, del ristorante Cucina Antichi Sapori, di Ceramiche Vietri Scotto, di Giuseppe Giordano “Ristoranti Da Pino” di Treviso e Pino Pisacane di Bariano (Bergamo), Campinolesi che operano in altre regioni e che conservano il vivissimo ricordo e la nostalgia per la loro terra natìa.
“La fede è sterile senza le opere” dice San Giacomo e l”occasione è stata propizia per evidenziare le caratteristiche dell’organo di Carlo Rossi e gli eventi della sua rinascita: a sette anni dalla solenne cerimonia e dal concerto dell’organista italo-australiano Sergio De Pieri che ha inaugurato il restauro filologico dei fratelli Carrara di Rumo di Trento con la direzione tecnica di Giancarlo De Marco, la supervisione della Soprintendenza, l’illuminata volontà di Don Arulappan Jayaraj (già parroco di Campinola) e il generoso contributo dei Campinolesi e della Cei. Una meritoria opera che ha ridato alla collettività uno fra i più importanti organi della Campania e il più longevo funzionante della Costa d’Amalfi e che non si è lasciata tentare da maldestre manipolazioni che avrebbero cancellato il carattere dello strumento e i segni della storia. Con tutti questi presupposti, ovviamente non poteva mancare l’appuntamento alla prossima primavera, anche con i protagonisti del decimo concerto, per l’8^ FESTA ORGANISTICA.”

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