Il teatro napoletano in lutto per la morte di Carlo Giuffrè, aveva quasi 90 anni

Lutto nel mondo dell’arte. Alla soglia dei 90 anni, che avrebbe compiuto il 3 dicembre, ci lascia Carlo Giuffrè. L’attore era nato a Napoli, città che perde così un altro suo grande rappresentante. Carlo Giuffrè si era diplomato all’Accademia nazionale di arte drammatica e nel 1947, a soli 19 anni, cominciò a lavorare in teatro con il fratello Aldo con il quale, due anni dopo, debuttò con il grande Eduardo De Filippo in quello che fu l’inizio di una bellissima e lunga collaborazione. Nel 1963 entra nella “Compagnia dei giovani” restandovi per otto anni. Successivamente, in età più matura, si avvicina nuovamente al repertorio di De Filippo sempre insieme al fratello Aldo e ricoprendo anche il ruolo di regista nelle commedie “Le voci di dentro”, “Napoli milionaria!”, “Non ti pago” e “Natale in casa Cupiello”. Ha recitato anche sul grande schermo, basti ricordare “La ragazza con la pistola” di Mario Monicelli, “Pinocchio” di Roberto Benigni (in cui interpreta il ruolo di Geppetto). Negli anni ’70 prende parte alle cosiddette commedie sexy, tra le quali “La signora è stata violentata!” e “La signora gioca bene a scopa?”. Ha lavorato anche in televisione partecipando agli sceneggiati “Tom Jones” e “I Giacobini” e presentando, nel 1971, il Festival di Sanremo. Nel 2007, in occasione della consegna del tributo alla carriera assegnatogli dal “Premio Eti – Gli olimpici del teatro”, Carlo Giuffrè viene insignito del titolo di Grande Ufficiale dal Presidente della Repubblica: quell’anno porta in scena un altro classico di Eduardo, “Il sindaco del rione Sanità”. La sua ultima apparizione sul palco risale al 2015, con l’adattamento teatrale del film di Steven Spielberg “Schindler’s List”. Mentre l’ultima interpretazione al cinema è del 2016 nel film di Vincenzo Salemme “Se mi lasci non vale”.

Commenti

Translate »