Il sottosegretario Borgonzoni assegna a Danilo Rea il ‘Premio alla carriera Penisola Sorrentina’

Il Sottosegretario alla cultura Lucia Borgonzoni (Lega) ha consegnato il premio alla carriera del Premio internazionale “Penisola Sorrentina Arturo Esposito” al pianista jazz Danilo Rea, testimoniando l’importanza della promozione culturale in Italia.

“Il Premio Penisola Sorrentina rappresenta un importante appuntamentodedicato alla cultura e un riconoscimento speciale ad eccellenze artistiche che impersonificano la nostra italianità e la nostra tradizione culturale”. È quanto si legge in un comunicato stampa ufficiale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Il Premio internazionale “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”,  inserito dall’Ufficio Unesco del MIbact nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale e patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal MIBAC, ha visto la partecipazione diretta del Governo Conte, attraverso la visita ufficiale in costiera sorrentina di Lucia Borgonzoni, senatrice della Lega e Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali.

“Sono stata felice di essere stata a Piano di Sorrento”, ha dichiarato l’esponente di Governo. “Il Penisola Sorrentina è un Premio che sapevo favoloso e che devo ammettere, avendoci partecipato lo è ancora di più dal vivo. Ed ho premiato una persona eccezionale come Danilo Rea, che quando suona raggiunge livelli straordinari”.

Il Sottosegretario Borgonzoni ha evidenziato anche il rapporto tra la musica jazz e la sua città di origine: “La mia città, Bologna, è stata forse una delle prime città in cui il jazz si è sviluppato sin dagli anni ’30”.

“E quando si consegnano riconoscimenti alla carriera, si premiano la creatività, il talento, la caparbia e la volontà di andare avanti”, ha detto la Borgonzoni a proposito del Premio a Danilo Rea .

Prima di consegnare il premio al musicista di fama internazionale, pianista anche di star come Mina, De Andrè e Paoli,  la senatrice ha voluto citare una bella frase di Isaac Newton: “Se ho visto più lontano è perché ero sulle spalle dei giganti”.

Una dichiarazione che, rivolta a Rea, ha inteso evidenziare, in generale, l’importanza strategica della cultura e delle tradizioni per lo sviluppo e la conservazione di un ruolo fondamentale dell’Italia anche in ambito europeo.

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