Sorrento al premio VAS Coluccia il prete-operaio minacciato dalla mala “Da me anche ragazzi di Amalfi, faranno testimonianza contro la droga”

Sorrento al premio VAS Coluccia il prete-operaio minacciato dalla mala nella sua casa anche giovani di Amalfi “Faranno testimonianza” .  Lo abbiamo seguito ieri a Villa Fiorentino con la redazione di Positanonews, in compagnia di Andrea Cretella, Rosario Fiorentino e Claudio d’ Esposito del WWF,  ed ascoltato la sua forza che viene dalla fede e dalla determinazione “Il problema in Costiera amalfitana e sorrentina è la droga, un paio di ragazzi sono da me e verranno ad Amalfi a fare testimonianza”

E’ partito da Lecce per venire a Sorrento per premio Ambiente dei VA , pariamo di un uomo che da operaio è diventato  prete ,  don Antonio Coluccia originario di  Specchia nel Salento, più volte minacciato di morte e oggi sottoposto a provvedimento di protezione.

Il giovane sacerdote, infatti, ha trasformato la villa confiscata ad un boss della Banda della Magliana, alle porte di Roma, in una casa di accoglienza per poveri che vivono i problemi più disparati. Nel 2000, giovanissimo operaio di un calzaturificio di Tricase, decise di cambiare completamente vita, per seguire l’improvvisa e grande vocazione: donarsi a Dio per aiutare gli ultimi, i sofferenti e gli emarginati. Ha fondato nel 2012 l’opera Don Giustino Onlus, una comunità destinata a coloro che vivono ai margini ed attualmente opera alla periferia di Roma Nord, dove vive da anni. Non ha mai esitato ad aiutare i bisognosi, coinvolgendoli in attività rieducative e mettendo sempre faccia e cuore nella sua missione.

Interessanti le parole nell’intervista sui giovani e il loro distacco dai rapporti umani dovuti ai social network, sulla droga, sugli immigrati..

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