Punta Gradelle e Foce Sarno, i depuratori passano alla GORI
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Punta Gradelle e Foce Sarno, i depuratori passano alla GORI . A farlo sapere la Regione Campania che quindi ha deciso che il ciclo delle acque nei territori dell’Ato 3 andranno alla Gori, società con sede ad Ercolano che gestisce il servizio idrico integrato nell’ambito distrettuale sarnese vesuviano, ma anche in Penisola sorrentina , da Sorrento, a Pompei, a Sarno , insomma una situazione molto delicata e complessa fra provincia e Salerno . La GORI ha perfezionato un accordo industriale di lungo periodo con la Regione Campania e l’Ente Idrico Campano che stabilisce termini e condizioni secondo cui la società completerà l’assunzione degli impianti e la gestione del servizio idrico nel territorio di riferimento. «L’accordo si inserisce nel contesto di cooperazione esistente tra le istituzioni regionali e ACEA, nella prospettiva del reperimento delle risorse per la migliore gestione del servizio idrico integrato e del possibile consolidamento integrale della società, oggi consolidata a patrimonio netto», si legge nella nota ufficiale.
Cosa significa nello specifico è molto semplice da comprendere: alla Gori verranno trasferiti, a partire dall’inizio del 2019, una serie di impianti di depurazione che, al momento, sono di competenza regionale. Si tratta di quello di foce Sarno a Castellammare di Stabia , di Punta Gradelle a Vico Equense e di altri impianti che si trovano dislocati nell’area vesuviana oltre che nell’agro nocerino sarnese e nel Nolano.
I problemi non mancano. Ad Angri, ad esempio, i dipendenti della società che per conto della Regione gestisce l’impianto sono in protesta da diversi giorni per la mancata corresponsione degli stipendi. Identica situazione anche a Castellammare dove, solo pochi giorni fa, gli operai hanno saputo dalla Regione che non riceveranno stipendi fino a dicembre. A Punta Gradelle, invece, situazione più delicata: l’impianto, che gestisce le acque reflue dei comuni delle penisola sorrentina (che quest’anno hanno visto l’assegnazione di altre due bandiere blu per il mare pulito), è nel mirino dell’Asl per alcuni problemi legati agli ambienti di lavoro. Verbali che, da qualche giorno, sono finiti anche nel mirino della Procura di Torre Annunziata. La gestione era nell’aria, quasi naturale che avvenisse, potrebbe essere l’occasione per mettere una quadra a problemi atavici.