Prostituzione in Penisola Sorrentina: Meta, Piano di Sorrento e Sant’Agnello destinazioni preferite dalle escort

Un bel reportage quello messo a punto dai colleghi de Il Mattino che nell’edizione odierna del quotidiano hanno riportato un’intervista ad un’escort di professione che “lavora” nei territori della Penisola Sorrentina, e che ha svelato alcuni retroscena e dettagli sul giro di prostituzione nel territorio.

Un fenomeno che non riguarda soltanto Sorrento, ma anzi vede come mete preferite i comuni di Meta, di Piano di Sorrento e Sant’Agnello, luoghi più tranquilli, dove si può svolgere la professione in serenità. Gli incontri a luci rosse si tengono in alcune delle case vacanze che si sono palesate in modo prepotente sul territorio negli ultimi anni. Posti insospettabili che nascono in condomini normalissimi. Le ragazze sono prevalentemente sudamericane, colombiane, ma anche brasiliane e argentine. Le tariffe, come viene riportato, partono da un minimo di 70 euro all’ora.

Poi si parla anche di escort di lusso, ragazze che vengono dalle grandi città italiane e non solo e che raggiungono la Penisola Sorrentina per eventi importanti, richieste da imprenditori o professionisti. E’ stata intervistata una certa Elena, russa ma con cittadinanza italiana, che ha rivelato: “Incontro soltanto gente di alto livello e prendo 200 euro l’ora. Una volta avevo casa a Sant’Agnello, mi costava 700 euro al mese per tutto l’anno. Però mi è capitato anche di pagare dai 50 agli 80 euro al giorno, a seconda della stagione. Il trucco è prenotare in anticipo: se pretendi di sistemarti in un appartamento la domenica per il lunedì, il proprietario ti spara cifre assurde”.

Difatti si pone l’accento anche sul fatto che parte del ricavato vada dritto dritto nelle tasche dei proprietari degli appartamenti, i quali, la maggior parte delle volte, non vogliono stipulare contratti, con pagamenti in nero e rischi bassissimi.

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