Piano di Sorrento: sul Piano Casa ai Colli dell’ing. Elefante, doppia interrogazione parlamentare, Orfini ( PD ) e La Mura ( M5S). ECCO I RETROSCENA

PIANO DI SORRENTO . E’ guerra politica , e giuridica, sul Piano Caso ai Colli di San Pietro che sta portando avanti l’ingegner Antonio Elefante. Prima i giornali, poi l’interrogazione parlamentare presentata dal Presidente nazionale del Partito Democratico Matteo Orfini, poi, distintamente, dalla  Senatrice del Movimento 5 Stelle Virginia La Mura

Ovviamente non dimentichiamo che all’opposizione ci sono un rappresentante del PD , Antonio D’Aniello, e del M5S , Salvatore Mare, per cui è frutto del loro lavoro politico questa iniziativa volta a far luce su una vicenda controversa, attenzionata anche dal WWF, sempre vigile , si cerca di capire  poi come mai con Graziano Maresca non si poteva fare e poi si, ma saranno gli organi competenti a chiarirlo e porre fine almeno all’incertezza.  La vicenda parte da lontano ed è arrivata solo ora , con l’amministrazione di Vincenzo Iaccarino,  nelle fasi finali, ma sotto i riflettori sono sopratutto le scelte e le relazioni, contrastanti, dei tecnici, chi ha torto e chi ragione?

Ad annunciare l’iniziativa del Movimento Cinque Stelle guidato da Di Maio è la stessa Senatrice La Mura che così scrive:

Ho depositato un’interrogazione parlamentare per chiedere ai ministri di Cultura e Ambiente se siano informati su quanto accaduto a Piano di Sorrento e quali misure intendano intraprendere.

I fatti sono questi: la società Masto s.r.l., acquirente di un immobile per cui era stata richiesta e approvata dai precedenti proprietari domanda di condono (in particolare variazioni ad uso abitativo), presentava istanza di demolizione dell’edificio per ricostruirlo a destinazione d’uso esclusivamente residenziale con un incremento di volume inferiore al 20%. Il relativo progetto era stato approvato con parere favorevole sia della commissione Comunale per il Paesaggio che della Soprintendenza Beni Architettonici e Ambientali. Nel 2015, però, il funzionario responsabile del V settore del Comune di Piano di Sorrento, riesaminando il fascicolo riguardante il terreno, rilevava che i pareri positivi precedentemente espressi erano basati su un presupposto errato: ossia che il terreno fosse edificabile. Quell’area invece è soggetta a vincolo urbanistico e quindi le opere realizzate risultano abusive. Gli interventi per cui la Masto s.r.l. aveva dunque chiesto l’autorizzazione facendo riferimento ad immobili abusivi e ad aree vincolate a verde pubblico. La richiesta di cambio di destinazione d’uso è quindi illegittima in quanto non può avere luogo per scopi residenziali. La Sovrintendenza aveva così espresso parere negativo sul progetto presentato dalla società e poiché una porzione dell’area oggetto dell’istanza rientrava in un Sito d’Importanza Comunitaria, risultava obbligatorio per gli interventi programmati lo Studio d’Impatto Ambientale, che invece era stato omesso.
A seguito di questi avvenimenti il Comune aveva comunicato alla società l’avvio dell’iter per l’annullamento dell’autorizzazione paesaggistica precedentemente rilasciata. La Masto s.r.l. presentava così nuova richiesta per il rilascio del titolo abilitativo, richiesta accettata perché, come espresso dall’avvocato del Comune, il permesso a costruire precedentemente rilasciato si era consolidato per effetto della mancata adozione di un atto in autotutela da parte del Comune stesso.

È una decisione che non condividiamo, la Costituzione sancisce che la proprietà privata possa essere limitata a favore di istanze volte a tutelare interessi quali l’ambiente e il razionale governo del territorio. Inoltre il Comune può imporre vincoli per perseguire interessi pubblici, come per aree destinate a verde pubblico che non possono essere edificate. Spero che i ministri competenti agiscano presto contro un danno perseguito a scapito dell’intera collettività.

– Antonio D’Aniello, consigliere del PD di minoranza, a sua volta ha annunciato la già avvenuta presentazione da parte di Matteo Orfini, presidente del PD, di un’interrogazione parlamentare avente per oggetto l’autorizzazione rilasciata dal Comune di Piano di Sorrento per realizzare 15 appartamenti ai Colli di San Pietro da parte della Società “La Fattoria Snc“.

Una vicenda che vede ancora una volta protagonista l’ing. Antonio Elefante nella veste di progettista dell’intervento edilizio finito all’attenzione parlamentare. Occorre però fare una precisazione perchè Orfini nel suo atto ispettivo riferisce del rilascio di un’autorizzazione “…per realizzare fabbricati per l’allevamento bovino”. Evidentemente il Presidente Orfini non ha ben inquadrato il problema visto che il manufatto interessato all’intervento di trasformazione urbansitica era originariamente un ricovero per animali e oggi lo si intende trasformare in appartamenti residenziali! In ogni caso il Ministro per i Beni e le Attività Culturali interpellato sulla vicenda potrà chiarirne i contorni a cominciare dall’esatto inquadramento della problematica urbanistica. Nuove grande quindi per Elefante le cui proposte progettuali nella Penisola Sorrentina, fatta eccezione per Sant’Agnello, sembrano confliggere con le vigenti normative urbanistiche. Noi di Positanonews gli abbiamo chiesto un’intervista chiarificatrice, crediamo che i post su Facebook saranno pure virali ma non sono , secondo noi, propriamente giornalismo oppure elementi che fanno luce sulle vicende del quotidiano, che dovrebbe essere il compito , ed il dovere, primario di chi fa informazione nei confronti dei cittadini.

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