Maiori, il consigliere Fiorillo denuncia l’abbandono della biblioteca comunale foto

Maiori. Il consigliere di minoranza Valentino Fiorillo, nei giorni scorsi ha denunciato con un post su Facebook, lo stato d’incuria in cui versa la storica biblioteca, inaugurata nel 2010 nella sede comunale. Ecco quanto scritto dal consigliere Fiorillo, in allegato a delle foto (qui pubblicate). “Così è ridotta la biblioteca comunale di Maiori. Una struttura di cui si vagheggiava da decenni e che fu inaugurata il 19 dicembre del 2010, grazie all’impegno di tante persone come Sigismondo Nastri che, oltre a donare i suoi libri, aveva fatto da tramite con la sorella del compianto onorevole Amodio (Francesco Amodio, parlamentare dal 1958 al 1976, ndr) per farci acquisire il patrimonio librario di famiglia comprensivo delle scaffalature, gli amici del professor Conforti (Carmine Conforti, ndr) che ne custodivano la libreria e, lasciatemi dire, non senza un pizzico di orgoglio, a noi che andammo fisicamente a caricare i libri, a smontare e rimontare le scaffalature, a posizionare i libri in maniera ordinata e a stanziare i primi fondi per catalogare e mettere in rete i preziosi testi. Una biblioteca cresciuta nel tempo e arricchitasi anche con un raro testo originale di Filippo Cerasuoli del 1865 “Scrutazioni storiche, archeologiche, topografiche con annotazione e documenti della Città di Maiori”. Oggi quella biblioteca è ridotta a deposito di ogni cosa con libri affastellati anche sull’antico mobile dell’anagrafe che facemmo restaurare per salvarlo dalle tarme. Senza un briciolo di riguardo è stata oscurata anche la foto dell’onorevole Amodio. Nessuna attività, nessuna iniziativa. Praticamente sfrattata l’associazione culturale (L’Associazione La Feluca, ndr)  che la custodiva e gli dava vita organizzando manifestazioni, conferenze e giornate di studio.”

C’è chi spera in un recupero della biblioteca, che in tempi non sospetti erogava richieste di prestiti interbibliotecari da tutt’Italia, per l’importanza di alcuni libri presenti. Sigismondo Nastri, decano dei giornalisti in Costiera Amalfitana, infatti lascia un commento d’auspicio: “Spero che la biblioteca possa, prima o poi (meglio prima, ho un’età che mi mette a rischio), decollare. Ho da completare la mia donazione di libri. E non sono pochi. Altrimenti dovrò dirottarli altrove. E non perché voglia disfarmene. Tutt’altro. Desidero soltanto dare ad essi una destinazione pubblica, rendere cioè un servizio alla collettività.”

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