Forza Italia la fronda dei senatori per il condono a Ischia, sono tutti della provincia di Napoli

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Napoli:  E’ la fronda dei forzisti della provincia di Napoli. Non solo nel Movimento Cinque Stelle: crepe e dissidenti anche nel partito di Silvio Berlusconi. Ieri in prima mattinata sei parlamentari si sono autosospesi: Domenico De Siano, Antonio Pentangelo, Carlo Sarro, Vincenzo Carbone, Luigi Cesaro e Paolo Russo. Non a caso sono tutti di Napoli e della sua provincia, mentre non ci sono i colleghi di Salerno o di Avellino. A spaccare Forza Italia, come per i grillini, infatti è Ischia e il condono.

Causa scatenante l’emendamento presentato dalla senatrice siciliana di Forza Italia, Urania Papateu e approvato anche dagli altri colleghi azzurri in Commissione Lavori Pubblici al Senato. Per i sei forzisti locali lo smacco è forte non solo perché la questione Ischia è da sempre il loro cavallo di battaglia, ma perché sono stati letteralmente snobbati, bypassati dai colleghi. “L’azione irresponsabile di alcuni senatori di Forza Italia ci obbliga ad una riflessione politica approfondita, avendo noi sostenuto le ragioni dei cittadini di Ischia e della Campania, a partire dall’abusivismo per passare alle vicende degli abbattimenti e dei condoni” dicono i dissidenti, criticando la posizione del partito sfavorevole al condono e contenuta nell’articolo 25 del provvedimento che riguarda le abitazioni in attesa di regolarizzazione crollate nel terremoto dell’agosto del 2017. E annunciando l’autosospensione “necessaria per non imbarazzare il partito” e con effetto immediato “da oggi (ieri, ndr) il gruppo Forza Italia al Senato e alla Camera non potrà contare su di noi che ci riteniamo sin da subito sospesi”, come hanno tenuto a specificare. Un gesto provocatorio – “nessuno vuole andare via dal partito”, rivelano alcuni – con l’obiettivo di correggere il testo che ieri pomeriggio è stato portato in Aula al Senato. “L’emendamento è tecnicamente sbagliato – spiega Sarro – perché non considera la specificità dell’isola di Ischia, non essendo mai stato adottato alcun piano territoriale. Incredibile non aver interpellato noi campani che conosciamo meglio di chiunque altro la vicenda, la sua complessità e da anni portiamo avanti questa battaglia”.

Una battaglia condotta, anche di recente, proprio alla Camera. “Si tratta di un emendamento mal calcolato dalla senatrice che l’ha proposto, non so spinta da quali motivazioni e che va in conflitto con tutto quello che abbiamo fatto alla Camera” dice Pentangelo, che proprio su Ischia aveva tenuto di recente un intervento in Aula.

“In quell’occasione – ricorda – abbiamo sottolineato che per noi era insoddisfacente il fatto che si potesse passare nel decreto legge su Genova tutto ciò che riguardava i tre Comuni di Ischia, che peraltro senza quello non vedrebbero esaminate le proprie domande, quindi è pregiudiziale per quei cittadini che hanno subito un terremoto”. A ‘guidare’ la fronda il coordinatore regionale e senatore di Forza Italia, De Siano che nell’isola verde – dove si è tenuta in campagna elettorale anche la convention di Forza Italia – ha il suo fortino elettorale. E più di tutti quindi ci rimette la faccia. “Perché speculare in maniera demagogica rispetto ad un tema serio che rappresenta la sofferenza di tante famiglie? – le parole pronunciate ieri, intervenendo in Aula al Senato ,durante la discussione sul decreto Genova –. La norma del 1985 fissa già delle regole precise per la ricostruzione. Prendiamo atto che in questo Parlamento la parola condono è stata sdoganata e che dopo 15 anni sulle posizioni di Fi sia venuta finalmente anche la Lega”. In serata il ritiro dell’auto sospensione. “Visto che il nostro partito non e’ una caserma, non e’ militarizzato e che il presidente Bernini ha lasciato liberta’ di voto sugli emendamenti relativi a Ischia, ritiriamo l’autosospensione dai gruppi e riprendiamo appieno la nostra attivita’ politica, ringraziando il capogruppo Bernini per aver saputo cogliere le nostre aspettative”. E il decreto, intanto, torna in aula.Marina CAPPITTI Metropolis

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