AMALFI: VALLE DEI MULINI UN PATRIMONIO DI STORIA E BELLEZZA INUTILIZZATA

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Oltrepassato l’arco della Faenza siamo già a Valle dei Mulini, che fu la cornice/regno della proto industria amalfitana. Quì i flussi  dei turisti arrivano di rado e perdono, perciò, l’occasione/ privilegio di leggere dal vivo belle pagine della storia della città.

Di sicuro è colpa delle’Amministrazioni Comunali, degli ultimi decenni, che hanno  dimostrato,   di essere inadeguate a governare una città importante e complessa come Amalfi e a spalmare con giustizia distributiva ricchezza, sviluppo ed opportunità di attività/occupazione sull’intero territorio comunale.

Ma è anche colpa, e grave, di guide  che non includono La Valle nel tour di visita/escursione perchè ruba troppo tempo e rende poco sul piano economico nella trattativa/percentuale con gli operatori dell’accoglienza/ristorazione. Così come non ne sono immuni gli operatori turistici, in tutta la loro gamma variegata,. i quali , salvo qualche rara e lodevole eccezione,miopi, non hanno una visione generale dello sviluppo, preoccupati solo “dell’orto conclusus e dorato” della propria azienda. Manca  la illuminante consapevolezza che o insieme si cresce e progredisce o insieme si perisce.

Serve un deciso cambio di marcia. Non è più possibile assistere allo scandalo a cielo aperto di una comunità che calpesta la propria storia, umilia ed offende la memoria dei Padri, si crogiuola , con colpevole pigrizia mista a lamentoso masochismo, ignorando e consentendo l’abbandono/degrado di belle testimonianze di storia, di cultura, di tradizioni, che sono e potrebbero essere ancora di più occasione di lavoro e di sviluppo. Sono ferite gravi  ed incomprensibili inflitte a cuor leggero al proprio patrimonio . So che sto usando parole forti e toni  pesanti. Ma lo faccio a ragion veduta e con il senso di responsabilità che mi deriva dal rispetto/amore che ho, da sempre, per la  città . So che mi attirerò qualche ira mal repressa di quanti non accettano critiche costruttive e che incrementerò, forse,   la schiera di quanti mi ritengono un inguaribile rompiscatole. Però  ho fiducia anche che la maggior parte dei cittadini, apprezzano. con responsabile consapevolezza, la mia denunzia per Amore della città come le testimonianze di stima di un numero  sempre crescente di lettori dimostra. Anche per questo  lancio alto e forte il mio grido di protesta e di dolore insieme verso una pagina prestigiosa di storia violentata, un patrimonio di cultura e tradizioni ferito, una fonte di ricchezza e di economia colpevolmente non utilizzata e, peggio ancora, abbandonata nell’incuria e nel degrado. E’ uno scandalo da denunziare con forza e decisione. da parte di  tutti non solo mia.

E per passare dalla denunzia  sterile alla proposta feconda vado subito alla risposta che impone la domanda spontanea: Che fare? Io sogno da sempre un’Amministrazione che dia centralità a questa Valle, che è uno straordinario contenitore di storia, arte e cultura ed invoco da  parte dei cittadini più sensibili e ce ne sono tanti  RESPONABILITA’! RESPONABILITA’ RESPOSABILITA’ ! nel segno dell’UNITA’ e della coesione. Lo impone il momento critico che sta attraversando il Paese. Non è tempo né di attendismi, né di equilibrismi, né di sciocche furbizie, o di bla bla giustificazioniste ma di AZIONE DECISA e di IMPEGNO COSTANTE E VIGILE da parte di TUTTI. Sogno anche la Costituzione di un’Associazione Valle dei Mulini,  che sia da stimolo in grado di colmare  il vuoto eventuale della latitanza pubblica (amministrazione comunale) e privata (operatori turistici ad ampio raggio). e promuova iniziative di alto profilo e di sicuro iimpatto  mediatico e di profondo rinnovamento delle coscienze per una presa d’atto di  un impegno civile non più dilazionabile e ci risparmi la vergogna di una collettività suicida e masochista che rifiuta colpevolmente di valorizzare le sue risorse e continua a sfregiare la propria bellezza.

Ma, innanzitutto sento di dover fare una proposta di più ampio respiro,. che scaturisce da una riflessione fatta a monte. A) la riflssiobe. Valle dei Mulini è un patrimio di arte,, cultura, storia ed attività economiche , che travalica un singolo comune e si dilata a comprensorio e ne fa un unicum territorialep e conseguentemente mira alla sua  valorizzazione  e hiama in causa soprattutto Scala, con tutto il suo prestigioso apparato  consacrato dalla sua storia millenaria e  le straordinarie specificità della biodiversità, della risorse ambientali unickhe,, del suo vissuto storico con personaggi che appartengono alla stoia dell’umanità, (fra Gerardo Sasso e Sant’Alfonso  innannzitutto, per accoprpare, poi, un pezzo consistente dei Monti Lattari, con Atrani ,le frazioni di Amalfi, Pogerola e Tovere, e non solo, ma anche  Agerola, nella provincia di Napoli. La logica vuole, anzi pretende che se offerta deeve eserci queta sia il più ampia, ricca ed articolata possibile e  si avvalga della compartecipazione di belle pagine di storia, di bellezza e di un’ampia parte del “Sentiero degli dei” . per quella parte di storia prestigiosa che ha scritto dal Valico deChiunzi ad  Agerola e Furore, includendo Ravello l’alta Valle del Dragone, convinto come sono il futuro dello sviluppo  economico e non solo è tutto o quasi nell’ALTRA(ALTA) COSTIERA :Il tema impone ulteriori rriflessioni che mi riprometto di fare a beve

Una cosa è certa: La Valledei Mulini che ha scritto una delle più belle pagine della storia della città  e del Mezzogiorno d’Italia, non può essere lasciata nel colpevole abbandono che, a lungo andare, diventerà degrado. I cittadini più responsabili e motivati, soprattutto i giovani naturalmente aperti al futuro. debbono  ipotizzare un  Laboratorio di studio, di ricerca, di creatività che metta in moto un meccanismo  di iniziative virtuose. E si riappropri di questo patrimonio straordinario colmando il vuoto lasciato dalla latitanza delle’ Amministrazioni precedenti  e pensi alla grande,tanto al  ,minimo ci siamo già, come ripeteva un notaio di mia conoscenza al quale non difettava la sottile e simpatica ironia venata di perfida malizia. Mi piacerebbe che  associazioni e gruppi di vecchia e nuova data operassero con convinzione e determinazione in questa direzione.

Che ognuno faccia la sua parte. Per quel poco che posso e valgo io sono pronto a fare la mia con l’entusiasmo e la generosità di sempre.

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