Sorrento. L’ex sindaco Fiorentino chiede alla Corte di Appello la sospensione della sentenza che lo condanna a risarcire il Comune

Sorrento. Tutti ricordiamo benissimo la tragedia del primo maggio 2007 quando due donne persero la vita schiacciate dal crollo del cestello di una gru davanti alla chiesa di Sant’Antonino. Il sindaco di allora, Marco Fiorentino, in sede penale venne riconosciuto dal Tribunale di Napoli colpevole di omicidio colposo e condannanto a risarcire al Comune la somma di 108.000 euro. Inoltre, Fiorentino potrebbe decadere entro fine anno dal suo ruolo di consigliere comunale per incompatibilità. Ma l’ex sindaco non solo non intende risarcire il Comune di Sorrento ma non intende nemmeno rinunciare alla carica ricoperta e nei giorni scorsi si è rivolto alla Corte di Appello di Napoli per chiedere che la sentenza del Tribunale di Napoli venga sospesa. Nel frattempo il Comune di Sorrento ha chiesto il parere del Viminile col Ministero dell’Interno che ha confermato l’incompatibilità di Fiorentino nel caso in cui decidesse di non pagare in quanto l’ex sindaco risulterebbe ancora in causa con l’amministrazione comunale, della quale anch’egli fa parte. La questione verrà discussa a breve in consiglio comunale dove verrà contestata l’incompatibilità di Fiorentino. Da quel momento l’ex sindaco avrà a disposizione venti giorni per versare i 108.000 euro al Comune rimuovendo in tal modo la causa dell’incompatibilità. Se non dovesse farlo il consiglio comunale voterà definitivamente sulla sua decadenza.

 

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