Sarno, detenuto suicida in cella: indagate due persone Un medico e un agente penitenziario rispondono di omissione di soccorso

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SARNO – Aniello Esposito morì il 19 giugno 2013 nel carcere di Secondigliano, nella struttura dell’ospedale psichiatrico giudiziario dov’era ricoverato, dopo una precedente permanenza nella casa di cura Villa Chiarugi a Nocera Inferiore e ancora presso l’opg di Aversa. Nel corso dei periodi di detenzione, in particolare, era stato segnalato per sedici volte nella casistica “eventi critici”, cioè aggressioni, danneggiamenti, resistenza e ferimenti, con documentati atti di auto ed eterolesionismo. «Dalle indagini espletate è emerso che il decesso è stato causato da un atto volontario mediante impiccagione». Rispetto a questa conclusione, dopo una richiesta di archiviazione e una successiva opposizione presentata dal legale dei familiari dell’uomo, avvocato Vincenzo Calabrese , è stato istruito un processo contro un medico e una guardia penitenziaria in servizio entrambi nella struttura.

Alfonso T. Guerritore LA CITTA 

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