Salerno: Bliz dei Carabinieri, fatture gonfiate nella sanità privata

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Il giro di vite nei controlli annunciato dalla Regione, ha portato i Nas in un centro con sedi nel capoluogo e in provincia. Non una novità, dopo i controlli a tappeto in corso da tempo. Gli inquirenti sospettano che l’Asl non si sarebbe adeguata ai criteri dettati da un decreto commissariale di due anni fa. E se la lente dei magistrati è da molto puntata sul mondo della sanità privata, gli ultimi accertamenti derivano anche dalla stretta annunciata da Palazzo Santa Lucia.

Un’intensificazione nei controlli su cui era giunto l’avvertimento del governatore De Luca , nel pieno dello scontro con i laboratori, sul sentiero di guerra per l’esaurimento dei budget. I destinatari erano sia le strutture che i manager Asl, nel momento in cui la Regione comunicava di aver trovato le risorse per scongiurare lo stop alle prestazioni. «Nell’ambito del protocollo firmato con la Finanza – comunicava il mese scorso il governatore-, sono stati attivati una serie di controlli a tappeto nelle strutture accreditate dove già si segnalano diversi casi di aggravi di spesa fuori della norma. Si userà il pugno di ferro nei confronti delle residue e limitate aree speculative presenti nel mondo dei laboratori. »

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