Ravello, Villa Rufolo: i lavori realizzati con l’UniSa sui TG Rai. Recuperati dei tesori tra Sambuco e Scala

La troupe Rai torna a Ravello, rendendo di nuovo visita Villa Rufolo. Anche in questa occasione, hanno meritato la luce dei riflettori i risultati dei lavori, realizzati con la collaborazione tra la Direzione di Villa Rufolo e l’Università degli Studi di Salerno. I servizi trasmessi ieri sera alle 19.30 su TG3 Campania e nell’edizione mattutina di oggi del TG1, hanno mostrato le ultime scoperte ottenute da un equipe di studenti dell’ateneo salernitano, insieme ai colleghi argentini dell’Università di Cordoba, diretti dal prof. Salvatore Barba del Dipartimento di Ingegneria Civile UniSa.

Virtualmente sono stati ricostruiti l’affresco custodito nella Chiesa di Santa Maria della Pomice, nella frazione Sambuco, un’opera del Trecento a cui mancano interi pezzi, mentre nella vicina Scala si portato alla luce una “fullonica”, ovvero ambienti anticamente adibiti a lavanderie e per la lavorazione dei tessuti. Questi beni culturali nel borgo più antico della Costiera, sono stati rinvenuti fortuitamente sotto delle abitazioni, ed attualmente si trovano nel verde e in aperta campagna.

A questi tesori, emersi grazie alla disponibilità dei titolari dei beni studiati Gino Giordano, Antonio Apicella e Michele Pansa, si aggiunge la felice notizia data dal direttore di Villa Rufolo, Secondo Amalfitano, che nel servizio della giornalista Antonella Fracchiolla annuncia che dal prossimo anno ci saranno degli scavi archeologici all’interno dello storico complesso ravellese, in cui si metteranno in pratica gli studi realizzati dagli studenti di ingegneria in questi mesi.

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