Processo porta Ovest a Salerno , coinvolto anche Tiberio Insigne di Massa Lubrense

Processo porta Ovest a Salerno , coinvolto anche Tiberio Insigne di Massa Lubrense . Tocca anche la costa di Sorrento questa inchiesta che fa tremare i polsi in campania , ne parla Mario MEMOLI su Metropoli di oggi . Porta Ovest, arriva il processo per l’ex presidente dell’Autorità Portuale di Salerno, Andrea Annunziata e altri 20 imputati. Tra questi anche l’ex consigliere regionale dell’Udeur, Vittorio Tiberio Insigne, originario di Massa Lubrense. Il Gup del Tribunale di Salerno, Vincenzo Pellegrino, ha disposto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta sulla realizzazione dei tunnel che collegano il porto di Salerno con l’autostrada per Napoli. Prosciolto il dirigente comunale Giovanni Micillo. Prima udienza prevista per il prossimo 3 dicembre. Per tutti c’è l’accusa di concorso formale in abuso d’ufficio, danni, malversazione nei confronti dello Stato e falsità ideologica. Insieme con l’ex presidente Annunziata, originario di San Marzano sul Sarno vi sono tecnici, imprenditori e legali rappresentanti di ditte impegnate nella realizzazione delle gallerie. Si tratta di Vincenzo Manganiello, procuratore speciale Tecnis; Mario Vitale, direttore di cantiere della Tecnis; Paolo Costa, capocantiere; Ludovico Moretti e Antonio Morabito, responsabili locali della direzione dei lavori per conto del Consorzio stabile Dielle Engineering; Fulvio Giovanni, direttore dei lavori; Andrea Annunziata; Domenico Barletta, responsabile unico del procedimento; Elena Valentino, capo dell’area tecnica del’Autorità portuale; Immacolata Ritonnaro, amministratrice della Ritonnaro Costruzioni; Alessandro Macchi, ingegnere di supporto tecnico al rup; Francesco Giuliano, imprenditore e rappresentante dell’omonima ditta; Antonio Valente, presidente delle commissione gara; Raniero Fabrizi e Luca Caselli, componenti della commissione gara; Danilo La Piana, legale rappresentante della Tecnis; Maurizio

Aiardo Esposito, procuratore speciale Rti – soggetto deputato alla verifica del progetto; Giuseppe Miceli, nuovo procuratore speciale Tecnis; Massimiliano e Vittorio Tiberio Insigne, imprenditori edili molto noti in penisola sorrentina,

gestori della società e dei beni Porta Ovest; Dario Lamonica Miraglia, legale rappresentante della Im pertex. Sotto attenzione del pm Rocco Alfano, sono finiti tutti i passaggi per l’avvio del sistema di gallerie, a partire dalla fase progettuale fino agli stessi incarichi conferiti dall’Autorità Portuale. Sette sono gli abusi contestati dalla Procura: si va dalla mancata risoluzione del contratto con l’impresa Ritonnaro, all’incarico conferito all’ingegnere Macchi come supporto tecnico e amministrativo del Rup. C’è, inoltre, la vicenda del “nolo a freddo” di macchinari per il quale sarebbero stati gonfiati i prezzi, in alcuni casi, fino al 200%.

Per la Procura c’è “una macroscopica e palese difformità del progetto definitivo”, approvato dall’Autorità portuale e finanziato dall’Unione europea, con l’elaborato esecutivo disposto dalla società Tecnis, quest’ultima interessata al secondo lotto della maxi opera. Il nodo è la differenza di quota dell’imbocco di via Ligea che è passato dall’iniziale approdo dal viadotto Gatto a quello a raso del piano dello scalo portuale. Ciò ha determinato un tracciato diverso delle canne della galleria. Fonte Metropolis

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