Piano di Sorrento, vittime di amianto: costituito sportello per i marittimi

Uno Sportello Amianto per i marittimi è stato costituito a Piano di Sorrento, a comunicarlo è il presidente dell’Ona, Ezio Bonanni. “L’Osservatorio nazionale amianto, alla luce della strage di marittimi per via dell’esposizione alla fibra killer a bordo, per tutelare presso la magistratura e in tutte le sedi competenti i loro diritti, ha deciso di costituire lo Sportello Amianto presso il comune di Piano di Sorrento, in accordo con il sindaco Vincenzo Iaccarino”.

L’Osservatorio nazionale amianto, si fa infatti promotore della difesa dei lavoratori marittimi che sono esposti alle fibre di amianto. Durante il convegno “Amianto in navigazione: tutela dei marittimi esposti ad amianto”, svoltosi a Villa Fondi, si è rivendicato i diritti per i lavoratori di questa categoria, a contatto con le polveri in amianto, anche in casi di patologia asbesto correlata.

I partecipanti ai lavori della conferenza sono stati Silvana Maresca, avvocato giuslavorista, l’avvocato Elia Cascone, dell’Ufficio legale Ona, il professor Renato Sinno, dell’Università Federico II Napoli, i capitani Graziano Borrelli e Pasquale Napolitano, responsabili Ona Settore Marittimo Regione Campania. I saluti istituzionali di casa sono stati invece portati dagli assessori del comune di Piano di Sorrento, Costantino Russo e Marilena Alberino.

Bonanni è promotore della difesa dei lavoratori marittimi esposti ad amianto, che in un primo momento si erano visti negare il riconoscimento dei diritti alla rivalutazione contributiva ex art. 13 comma 7 L. 257/1992. “Infatti – sottolinea l’Ona – l’Inps aveva eccepito che, avendo ricevuto i marittimi il cosiddetto prolungamento, fossero esclusi dai benefici amianto”.

La Corte di Appello di Trieste, Sezione Lavoro, con sentenza n. 408, 409 e 496 del 2013, ha accolto gli appelli proposti dall’avvocato Ezio Bonanni già nel 2009, avverso alcune sentenze negative emesse dal Tribunale di Trieste, ottenendo quindi quel riconoscimento che è stato definitivamente conclamato per effetto della recente sentenza della Corte di Cassazione, n. 9594/2017, che non ha fatto altro che confermare quanto già oggetto del risultato delle cause pilota promosse dall’Ona.

Le stime dell’Osservatorio nazionale amianto, sono “avvalorate anche dalle risultanze del VI Rapporto Mesoteliomi, l’amianto ha provocato tra i soli marittimi più di 1.600 vittime. I numeri della strage aumentano se si tiene conto dei portuali, che sono pari a 298 casi di mesotelioma. Il picco si verificherà tra il 2025 e il 2030”. In Italia, ci sono ancora 40 milioni di tonnellate di materiali contenenti amianto, di cui 33 milioni di amianto compatto ed 8 milioni di tonnellate di amianto friabile. Bonanni ha reso pubblici tutti i dati relativi alle loro condizioni di rischio, allo stato dei diversi procedimenti penali e civili in corso, e ha esposto la situazione in merito ai risarcimenti e l’accredito delle maggiorazioni contributive per esposizione ad amianto.

Non solo mesoteliomi, ma anche carcinomi polmonari, cancro alla laringe, alla faringe, al colon e ancora asbestosi, il presidente ha reso noti tutti i numeri della strage tra i marittimi: 395 casi di mesotelioma (con decessi al 95%) di cui 40 decessi soltanto in Campania, pari all’8,3% dei casi; 800 decessi per cancro polmonare; 600 casi di altri tumori delle vie aeree e gastrointestinali, di cui circa 300 decessi; 200 casi di asbestosi, di cui almeno 100 mortali. (Foto: Il Fatto Quotidiano)

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