X Edizione del Gran Galà del Cinema e della Fiction. Premiato come miglior corto “TU M’UCCIDI, O CRUDELE” di Giovanni Calvino.

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    Articolo-intervista di Pino Cotarelli – Alla X Edizione del Gran Galà del Cinema e della Fiction premiato come miglior corto “TU M’UCCIDI, O CRUDELE” di Giovanni Calvino.

    Premiato come miglior corto “Tu m’uccidi o crudele” di Giovanni Calvino, per la X edizione del Gran Galà del Cinema e delle Fiction che si è svolto prima alla multisala Metropolitan di Napoli e, poi, nella suggestiva cornice del Castello medioevale di Castellammare di Stabia.
    Giuria di esperti presieduta da Titta Fiore, presidente di Film Commission Regione Campania, e formata da Enrico Magrelli, Alessandro Barbano, Marco Bonini, Valerio Caprara, Riccardo Grandi, Corrado Matera, Paola Minaccioni, Tonino Pinto, Enzo Sisti.
    Una rievocazione, nella visione originale e personale del regista-autore, dell’omicidio del duca d’Andria, Fabrizio Carafa, sorpreso assieme all’amante, la bellissima Maria d’Avalos, da suo marito Gesualdo da Venosa.
    Il celebre madrigalista fingendo di partire per una battuta di caccia, si apposta nei pressi dell’alcova, a Palazzo San Severo in piazza San Domenico Maggiore, per perpetrare con furia il delitto dei due amanti.

    Abbiamo rivolto alcune domande all’autore e regista Giovanni Calvino:

    Come nasce il corto “Tu m’uccidi, o crudele”?
    Il cortometraggio nasce alcuni anni fa, durante un volo di ritorno dal Messico, in cui, non avendo di meglio da fare, cominciai a immaginare una struttura narrativa articolata su diversi piani narrativi. Poi, ovviamente, l’idea è stata rifinita e dal soggetto sono passato alla sceneggiatura.

    Di cosa tratta?
    L’argomento, apparentemente, è l’atroce omicidio commesso da Gesualdo da Venosa alla fine del sedicesimo secolo. Mi sono divertito a giocare con il rapporto tra realtà e finzione, che è la vera caratteristica di tutti i prodotti cinematografici, eccezion fatta per i documentari.

    Perché contestualizzarlo?
    La storia raccontata si svolge nell’attualità, dal momento che scopriamo a metà della storia che ciò a cui si assiste è in realtà una prova per una messa in scena da parte di una compagnia teatrale. Ma al termine del corto, lo spettatore comprende che, nonostante la messinscena sia ambientata nell’attualità, la storia a cui assiste è “analoga” a quella accaduta realmente alcuni secoli fa.

    Ci parli di te?
    Nonostante la laurea in architettura, ho sempre amato la narrativa ed il cinema. E così da alcuni anni ho fondato, insieme ad altri amici autori, una società di produzione, proprio per poter realizzare i nostri progetti.
    I tuoi progetti per il futuro?
    Il progetto più ambizioso riguarda una serie tv in animazione che stiamo realizzando in coproduzione degli amici della digitalcomoedia. La serie è stata presentata all’ultimo Cartoon Forum di Tolosa, dove abbiamo avuto un ottimo riscontro. Poi, spero di girare l’anno prossimo il mio primo lungometraggio. Un thriller di cui ho la sceneggiatura pronta già da un bel po’…

    Quanto l’architetto influisce sull’artista?
    Credo, sinceramente, che i miei studi ed il mio lavoro da architetto abbiano contribuito alla mia crescita come scrittore. In architettura non c’è margine per errori. Un progetto deve essere coerente in tutte le sue parti, altrimenti è una catastrofe. Nel lavoro di scrittore cerco di prestare la massima attenzione alla struttura ed alla coerenza di tutte le parti che compongono una storia.

    Campania come nuova fucina per cinema e teatro?
    La Campania e, in particolare, Napoli sono evidentemente un polo importante per tutta l’industria dell’audiovisivo italiano. Basta vedere le serie di maggior successo, sia sul principale broadcaster pubblico, sia sulle piattaforme SVOD, per verificare che la nostra terra sia all’avanguardia, almeno a livello nazionale.

    Sempre più spazio per società come la Tile Produzioni?
    Lo spero davvero. Oggi la sfida dei colossi internazionali rende davvero difficile essere competitivi sul mercato globale. L’unica possibilità di sopravvivere è quella di realizzare prodotti dal respiro internazionale e cercare con tenacia coproduttori europei che vogliano condividere i nostri progetti. Proprio la scorsa settimana siamo stati al Mipcom di Cannes per incontrare possibili partners, sia per il progetto di serie di cui parlavo prima, sia per altri progetti futuri.

    Interpreti Franco Iavarone, Gianni Ferreri, Patrizia Di Martino, Marianna Mercurio, Dalal Suleiman e Roberto Pappalardo.
    Giovanni Calvino ha prodotto il corto come socio della TILE Entertainment assieme a Nicola Barile e Giovanni Parisi.
    Gli altri premi del Gran Galà sono stati assegnati a Patrizio Rispo e a Luisa Ranieri, come migliori attore e attrice protagonista.

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