CONTROLLO DEL MERCATO ITTICO: IL RUOLO DEI MILITARI “INFEDELI”

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L’episodio citato dal dirigente della Squadra Mobile, Lorena Cicciotti, è quello che vide come vittima designata dell’agguato teso sulla litoranea di Eboli Augusto Ferrigno, il concorrente in affari che Gianni Mauro – secondo le indagini coordinate dal sostituto Francesca Fittipaldi – avrebbe voluto sbaragliare intimidendolo, se non addirittura eliminare attentando alla sua vita.

L’obiettivo di Mauro e dei suoi tre sodali, tutti destinatari delle misure cautelari emesse ieri l’altro, era il controllo assoluto- da monopolista- delle attività del Mercato Ittico di Salerno. Contro l’auto su cui viaggiava Ferrigno fu sparata una gragnuola di colpi da un fucile a canne mozze. Un fatto inquietante che fece scattare l’allarme in Procura e mise la Mobile della Questura sulle tracce di Gianni Mauro, Biagio Lammardo, Donato Cataldo e Massimo Squillante.

Ma ciò che è venuto fuori dalle investigazioni ha sorpreso, in parte, gli stessi inquirenti: perché se da un lato è stata scoperta una consorteria pronta a mettere le mani sul mercato del pesce a Salerno con metodi estorsivi e violenti, dall’altro è venuta alla luce una rete di connivenze con settori deviati delle stesse forze dell’ordine, tant’è che due Carabinieri sono stati già trasferiti d’ufficio.

I militari su cui sono in corso accertamenti erano in servizio al Nas e al Comando Provinciale di Salerno: il primo avrebbe informato Gianni Mauro dei controlli al mercato ed anzi avrebbe messo nel mirino il suo concorrente, Augusto Ferrigno, per favorire l’amico. Il secondo Carabiniere, invece, lo avrebbe tenuto informato sullo stato dei procedimenti, violando segreti d’ufficio.

ANDREA SIANO LIRATV

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