Castellammare. Chirurgo condannato per omicidio colposo e guida in stato d’ebbrezza, era in servizio presso l’Ospedale di Vico Equense

Castellammare di Stabia. La notte del 20 marzo 2011 il chirurgo Emanuele Spera, mentre percorreva la Statale Sorrentina alla guida della propria Toyota Rav 4, invadeva l’opposta corsia di marcia scontrandosi frontalmente con una Fiat 500 proveniente dall’altra direzione e coinvolgendo anche una terza vettura. Il 24enne Andrea Chiappetta (figlio del giudice Stefano Chiappetta), che si trovava alla guida della Fiat 500, perse la vita ed altre quattro persone rimasero ferite. Le indagini appurarono che Emanuele Spera, conosciuto a Castellammare come Memè e figlio di un noto medico dell’ospedale San Leonardo, guidava in stato d’ebbrezza e senza patente che gli era stata ritirata qualche tempo prima per eccesso di velocità. Il medico, che all’epoca aveva 35 anni, venne arrestato con l’accusa di omicidio colposo e guida in stato d’ebbrezza. Ebbe, poi, inizio un lungo percorso giudiziario che si è concluso nelle scorse ore quando la quarta sezione penale della Corte di Cassazione ha condannato Emanuele Spera alla pena di quattro anni e nove mesi reclusione, confermando il verdetto del primo grado e dell’appello. Nelle more del giudizio il chirurgo Spera ha continuato a svolgere regolarmente la sua professione e negli ultimi tempi prestava servizio presso l’ospedale di Vico Equense. Ma ora per lui si sono aperte le porte del carcere…

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