Banda del buco smantellata a Napoli dai carabinieri: 12 persone arrestate, 6 i colpi sventati. I malviventi aiutati da un dipendente comunale e da una guardia giurata

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23/10/2018 – I carabinieri della compagnia di Napoli-centro hanno smantellato una “banda del buco” composta da 12 complici. Dopo indagini coordinate dalla Procura di Napoli, il g.i.p. ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare per associazione a delinquere, detenzione e porto illegali di armi, rapina, furto aggravato e ricettazione, reati di cui i soggetti rispondono a vario titolo. L’associazione a delinquere si dedicava a rapine e furti in banche e gioiellerie. 6 i colpi accertati tra Napoli e provincia -tutti sventati dai carabinieri- che avrebbero potuto fruttare centinaia di migliaia di euro. La banda aveva ricevuto anche aiuto da un dipendente del Comune e da una guardia giurata.
L’indagine partì proprio da una tentata rapina alla gioielleria “Bulgari” nella lussuosa via dei Mille nel gennaio 2017 e ha portato i carabinieri a identificare i malviventi ed a chiarirne le mansioni. Erano, infatti, tutti specializzati: prima studiavano a tavolino le difese passive degli obiettivi, poi gli specialisti dei sopralluoghi entravano negli obiettivi e li “mappavano” per individuare le via d’accesso e di fuga e prendere le misure dei buchi da realizzare; era quindi il turno degli “scavatori”, conoscitori della rete fognaria di Napoli, che si occupavano della realizzazione del buco mentre i “pali”, radiotrasmittente alla mano, li facevano lavorare tranquilli controllando i movimenti in superficie.
Alla fine, dopo attività di scavo durate anche mesi, i malfattori uscivano dalle fogne con tute integrali e stivaloni di gomma quindi, con volto travisato e armati di pistole, assalivano gli impiegati di banca o i commessi delle gioiellerie costringendoli ad aprire caveau e cassette di sicurezza.
Per muoversi meglio, inoltre, si sono avvalsi di una guardia giurata e di un dipendente del “servizio fognature” del Comune di Napoli che avevano messo le loro competenze a disposizione di fini improbi. 9 arrestati sono finiti in carcere, 3 ai domiciliari.
3 erano stati già arrestati in flagranza durante l’indagine: furono sorpresi a quarto, uno dopo aver tentato un furto in una gioielleria e due con addosso una semiautomatica; sequestrati, nel corso dell’attività, trapani, un martello pneumatico, lampade da minatore, divise di istituti di vigilanza privata e delle poste italiane.

TELECAPRINEWS

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