49 siti Unesco a rischio nel Mediterraneo: “Potrebbero sparire entro il 2100”. Presente anche la Costiera Amalfitana

Anche la Costiera Amalfitana è presente tra i 49 siti dell’Unesco che potrebbero sparire entro il 2100. Lo studio è stato effettuato dalla rivista Nature Communications e coordinato da Lena Reimann, docente dell’università tedesca di Kiel. In particolare lo studio si è concentrato su 49 località del patrimonio dell’Unesco che si trovano nelle coste del Mediterraneo, divise in 16 Paesi.

Tra queste, 37 rischiano di essere colpite da un’alluvione nei prossimi 90 anni circa, 42 sono minacciate fortemente dall’erosione costiera. Entro il 2100 in tutto il bacino del Mediterraneo il rischio di inondazioni potrebbe aumentare del 50% e il rischio di erosione, invece, potrebbe salire del 13%. E’ l’Italia il Paese con più siti a rischio, 13, 7 in più della Croazia e 10 in più della Grecia.

Il rischio più elevato, per quanto riguarda l’erosione costiera, riguarda l’isola greca di Samo, mentre in Italia le zone più esposte a questo rischio sono, oltre all’alto Adriatico, la costiera amalfitana, l’area di Paestum e Velia in Campania, il golfo di Noto e Siracusa e le Cinque Terre in Liguria. Uno studio che testimonia, secondo gli scienziati, l’urgente necessità di pianificare interventi di difesa di questi siti archeologici.

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