Vico Equense. «Giancarlo Siani, uno di noi», un premio ai testimoni e agli operatori di verità e giustizia per la felicità urbana. Proiezione del film Fortapasc

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Vico Equense. Manifestazioni contro le mafie per celebrare l’intitolazione del piazzale antistante il Comune di Vico Equense, a Giancarlo Sani. Dal 19 al 21 settembre la Mehari, l’auto sulla quale il giornalista fu ucciso, il 23 settembre del 1985, sarà a Vico Equense. Tra le iniziative messe in campo dall’Amministrazione comunale, un premio, nato in collaborazione con l’associazione «Amici di Media Duemila».

Il premio «Giancarlo Siani, uno di noi», è dedicato ai «testimoni e operatori di verità e giustizia per la felicità urbana» e sarà consegnato a Paolo Borrometi, giornalista siciliano, che vive dal 2013 con l’incubo delle minacce di morte. La sua colpa? Fare il suo lavoro, informare la Sicilia sulle sue ferite, in particolare nelle zone di Ragusa e Siracusa. Dal 2014 vive sotto scorta dopo un’aggressione e numerose minacce.

Le ultime sono sfociate in quattro arresti dopo le intercettazioni dei carabinieri che hanno svelato un progetto per assassinarlo, l’ennesimo. E Gabriele Sensales, Comandante della compagnia dei Carabinieri di Torre Annunziata, un ufficiale di grande valore con il quale quotidianamente Giancarlo Siani si confrontava per capire quanto accadeva a Torre Annunziata: “Rabbia e impotenza quando è morto”.

“C’era un’amicizia, quando abbiamo saputo mio figlio di sette anni ha pianto”. “Ci sentivamo ogni mattina – racconta – e anche io gli chiedevo: cosa hai scoperto?”. Ai due verrà consegnato, giovedì 20 settembre, il premio dal sindaco Andrea Buonocore. Seguirà la proiezione del film «Fortàpasc».

Ufficio Stampa Città di Vico Equense

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