Sorrento. La Edilgreen ripresenta il progetto per la costruzione di un parcheggio in Vico Rota. Gli ambientalisti si oppongono

Sorrento. La storia che vede come protagonista il terreno di vico III Rota, sito nel mezzo di un gruppo di palazzi, è molto lunga e travagliata. In quel giardino, di proprietà di Adriano Bellacosa, ex assessore provinciale ed esponente di primo piano del centrodestra di Salerno, si progettava la nascita di un’autorimessa con ben 253 box. Per scongiurare una simile situazione, ci fu una raccolta firme (più di 3.000) con la quale si chiedeva l’esproprio dell’area per poter realizzare un parco da dedicare alla memoria del giovane avvocato Giò Giò Sorrentino, prematuramente e tragicamente scomparso, che tanto si era prodigato per la salvaguardia dell’ambiente in penisola sorrentina. E quale modo migliore per onorare la sua memoria se non quella di dedicargli un polmone verde proprio nella sua amata città? Ma purtroppo la proposta fu bocciata dal Consiglio comunale. Nel novembre 2010 i commissari ad acta nominati dall’ex provincia di Napoli firmarono, a favore della società Edilgreen, il permesso di costruire l’area di sosta ed i lavori ebbero inizio il successivo 6 dicembre. Gli ambientalisti ed alcuni politici locali, però, si schierarono immediatamente contro il progetto poiché ritenuto in contrasto con la normativa urbanistica ed ebbe così inizio una lunga querelle alla fine della quale il Tar della Campania emetteva una sentenza con la quale si imponeva per l’area il ripristino dello stato dei luoghi. A quel punto sembrava quasi sicuro che il terreno ritornasse ad essere un agrumeto e, quindi, il verde risultava comunque salvo. I lavori vennero, quindi, fermati ed il 22 novembre 2016 la licenza è scaduta ed il Comune ha avviato la procedura per il ripristino dello stato dei luoghi. Nel frattempo il processo penale ha portato alla condanna di Adriano Bellacosa e dei commissari che avevano autorizzato le opere. Lo scorso 10 gennaio la ditta Edilgreen ha presentato un nuovo progetto che prevede solo il parziale ripristino dell’agrumeto e contempla la realizzazione di un parcheggio. Il Wwf non ci sta e presenta una diffida nei confronti del Comune attivandosi affinché si riesca a realizzare il ripristino dello stato dei luoghi sull’intera area, così come disposto dal Tar. Ma l’amministrazione comunale sorrentina ha scelto di aprire la conferenza dei servizi per valutare il nuovo progetto presentato dalla Edilgreen. A questo punto il Wwf ha deciso di rivolgersi nuovamente al Tar che, lo scorso mese di aprile, ha ordinato al Comune di Sorrento di concludere il procedimento di ripristino dello stato dei luoghi nell’agrumeto di vico III Rota a prescindere dalla conferenza dei servizi in corso. Nelle scorse settimane, proprio contro questa ultima sentenza del Tar, la Edilgreen ha proposto appello al Consiglio di Stato avviando un nuovo braccio di ferro contro gli ambientalisti ed il Comune di Sorrento che ha già dato mandato all’avvocato Maurizio Pasetto di costituirsi in giudizio. La storia, quindi, non sembra riuscire ad arrivare ad una conclusione e aspettiamo i futuri sviluppi.

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