Il presidente dell’Associazione “Tribunale del Malato Costiera Amalfitana”, Andrea Cretella scrive una lettera al Ministro della Salute Giulio Grillo.

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Il presidente dell’Associazione “Tribunale del Malato Costiera Amalfitana”, Andrea Cretella in una lettera al Ministro della Salute Giulio Grillo.

«La scrivente associazione intende porre alla sua autorevole e cortese attenzione le problematiche del Presidio Ospedaliero “Costa d’Amalfi” sito in Castiglione di Ravello plesso dell’A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.

La struttura è stata identificata con DCA n° 8/2018 pubblicato sul BURC n 12 del 12/2/2018 come ospedale di “Zona disagiata” ai sensi del D.M.70/2015, tale DCA è stato anche recepito nell’Atto aziendale della A.O.U. Ruggi ove vengono conteggiati i posti letto previsti.In questa qualifica sono previsti infatti 20 posti letto di Medicina con annessa funzione di Day Surgery e One Day surgery, nonché la funzione di PS-OBI con i servizi indispensabili di laboratorio analisi e radiologia ed il personale di supporto (rianimatore, cardiologo).

A tutt’oggi è attivo il solo PS con il laboratorio analisi e radiologia e le figure di supporto, manca completamente l’OBI e soprattutto nessuna iniziativa è stata presa per la realizzazione dei 20 posti di Medicina, come pure per la riattivazione della sala operatoria esistente e disattivata da 3 anni, anzi è stato disattivato anche l’ambulatorio di chirurgia sebbene vi siano 6 chirurghi di PS disponibili a svolgerlo in orario ordinario. Ancora più grave e pericoloso è stata soppressa la reperibilità del rianimatore per i trasferimenti di rianimazione con il presidio che spesso resta oltre 3 ore senza rianimatore, un vero attentato alla sicurezza di pazienti ed operatori.

Agli scriventi pare evidente la volontà della regione di non ottemperare a quanto previsto dal DCA n° 8, lasciandolo come mera promessa elettorale fatta per tacitare i cittadini della Costiera Amalfitana, un’altra truffa a chi già ha subito altre tipo il mai aperto Ospedale di Pogerola d’Amalfi.

Con la presente gli scriventi chiedono alla SVI di agire nei confronti del Presidente-commissario On. le V. De Luca al fine di tradurre in fatti concreti quanto da lui stesso deciso».

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