SORRENTO . VOLONTARI WWF IN APNEA PER RIPULIRE “A FONDO” LA REGINA GIOVANNA!!! fotogallery

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                                                                                                               SORRENTO . VOLONTARI WWF IN APNEA PER RIPULIRE “A FONDO” LA REGINA GIOVANNA!!!

“Mani sporche ma mani che puliscono.

Uomini comuni, che non puliranno tutto il mondo,

ma che nel loro piccolo puliscono (per colpa altrui),

di tanto in tanto, almeno la ”casa”

o il posto dove si cerca di trascorrere,

per salute o per relax,

ore di una vita

sempre più autodistruttiva

e poco o per nulla rispettosa

verso il prossimo,

verso la Natura e le generazioni future.

A volte basta davvero poco.

Ricominciamo dalle radici, dalle elementari …

Non sporchiamo.

Non distruggiamo.

Non inquiniamo!!!”

 

Spesso si sente parlare di pulizia dei fondali marini e sempre più spesso vengono celebrate giornate dedicate alla pulizia dei fondali del nostro amato mare, in collaborazione tra istituzioni e associazioni presenti sul territorioe sensibili alle problematiche ambientali.Questi interventi rappresentano un aiuto concreto alla protezione dell’ecosistema marino e alla biodiversità sempre più minacciati dalla presenza di rifiuti.

E’ recente la notizia di un finanziamento ottenuto dallaCittà Metropolitana di Napolidi 240mila euro per la pulizia dei fondali di numerosi comuni dell’area costiera e, per la precisione, di 10.000 euro per ognuno dei 24 comuniche organizzeranno tali operazioni (tra questi Anacapri, Barano d’Ischia, Capri, Casamicciola, Castellamare di Stabia, Ercolano, Forio, Giugliano, Ischia, Lacco Ameno, Massa Lubrense, Meta, Monte di Procida, Napoli, Piano di Sorrento, Portici, Pozzuoli, Procida, Sant’Agnello, Serrara Fontana, Sorrento, Torre Annunziata, Torre del Greco e Vico Equense).

Queste operazioni di norma vengono effettuategrazie a sommozzatori professionisti che si immergono per riportare a galla i rifiuti che giacciono sul fondalequali metalli, reti, plastiche, copertoni e ingombranti di ogni genere.

Ma stavolta, a Sorrento, i volontari del WWFTerre del Tirrenohanno lavorato da soli,in apnea e, ancora una volta, a costo zero!!!Sono bastati due pomeriggi ealcune ore di lavoro per togliere dai fondali del Parco Marino Punta Campanella, nel sito della Regina GiovannaaSorrento, ben 300 chili di ferro tra tubolari di ponteggi e travi arrugginite. I materiali sono poi stati recuperati dalla società Penisolaverdee avviati al riciclaggio.

L’operazione di pulizia dei fondali segue la bonifica a terra operata dal WWF durante il tour nazionale “Spiagge Plastic-free”, che ha ripulito nel corso dell’estate numerose spiagge dai rifiuti (Tordigliano, Crapolla, Regina Giovanna e altre) accendendo i riflettori sul grave problema delle materie plastiche e dei danni irreversibili causati dalla sua diffusione nei mari all’ecosistema e all’uomo.

“Le attività degli attivisti del WWF, volte a tutela dell’ambiente e al monitoraggio dell’ecosistema marino continueranno per tutta l’estate e anche oltre – spiega il presidente del WWF Terre del Tirreno Claudio d’Esposito – è nostro dovere morale fare il possibile per salvaguardare le coste della penisola sorrentina. Non è certo facile anche perché se, da un lato,c’è una cresciuta sensibilità e attenzione alla problematica dall’altro, per fomentare un’industria del turismo di massa sempre più consumisticae a tratti impazzita, si continua ad inquinare e a violentare una costa cheancora in tanti ci invidiano ma il cui mareè sempre meno blu!Perché, sia ben chiaro, se a mare arriva fogna erifiuti vuol dire che qualcuno ce li butta? Nel sito archeologico-naturalistico della Regina Giovanna, oggetto di un progetto di rilancio da parte dell’amministrazione comunale, il WWF in questi giorni sta tenendo alta l’attenzione accendendo i riflettori sull’intera area e denunciandone, per l’ennesima volta, il degrado, il rischio idrogeologico, la pesca di frodo, i miasmi fognari provenienti dagli scarichi del Lido La Solara – raggiungibile su di un attraversamento in legno in disfacimento – gli abusi ed i rifiuti abbandonati sugli scogli e nel mare!”

 

Meta, 29 agosto 2018

 

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