Ragazzine napoletane in vacanza ad Ischia sfregiano con dei murales la Chiesa del Soccorso a Forio

Un gruppo di ragazze, armate di bombolette spray, ha sfregiato la facciata nord della Chiesa del Soccorso a Forio, un ingolare esempio di architettura locale del XIV secolo, uno dei luoghi più visitati e fotografati dell’isola. Ma questo poco importa alle ragazzine napoletane, in villeggiatura sull’isola, che sicuramente non hanno abbastanza intelligenza da riconoscere le opere d’arte, ma sicuramente hanno tantissima maleducazione che le ha portate a compiere un atto deplorevole e condannabile sotto tutti i punti di vista. Le giovanissime hanno impugnato delle bombolette di vernice spray di colore nero e rosso e, senza pensarci due volte, hanno imbrattato e deturpato la parete bianca della chiesa ed una parte delle scalinate che conducono al belvedere sul mare. Un giovane del posto, Davide Laezza, ha denunciato l’accaduto con un post e delle foto su Facebook (tra cui quella che pubblichiamo), sottolineando anche lo stato di criticità in cui versano alcuni angoli di Ischia che dovrebbero, invece, rappresentare delle attrattive per i tanti turisti. Davide ha anche specificato di essere intervenuto, insieme ad alcuni turisti, per cercare di fermare le ragazzine le quali, a conferma della loro maleducazione, lo hanno riempito di insulti. Inutile il tentativo di far intervenire la Polizia Municipale perché nel frattempo le ragazze sono scappate facendo perdere le proprie tracce. E’ triste vedere episodi del genere, è triste vedere delle opere d’arte sfregiate e vandalizzate proprio dai giovani, da coloro che dovrebbero custodire i beni tramandati nei secoli e che rappresentano la storia di un luogo. Beni che dovrebbero essere tutelati e protetti. Forse queste ragazze avrebbero dovuto trascorrere qualche ora in più sui libri per studiare e conoscere la storia dell’arte che arricchisce la nostra bella Italia ed i nostri paesi. Ci auguriamo che le autrici di questo atto vandalico possano essere rintracciate, anche se sarà estremamente difficile, e condannate a sostenere le spese per il ripristino della facciata e delle aree deturpate.

Foto di Davide Laezza

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