Costiera amalfitana mega progetti senza trasparenza e a rischio scempio con cantiere aperto. Il caso della vergogna del parcheggio Marconi a Praiano

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Mentre tutti continuano a parlare delle varie problematiche estive in pieno  agosto ci si prepara a cambiare il volto della Costiera . Come tutte le malefatte istituzionali, in piena estate  si sono aperti i bandi per opere pubbliche in Costiera amalfitana. Opere annunciate dalla Regione Campania . Project financing. Interventi  che, come in genere avviene, attirano interessi economici dei privati. Gallerie, scavi, parcheggi. Il tutto con la scusa del traffico che è un problema causato dalla stessa Regione Campania che da deroghe e concessioni a gogò per “pseudo servizi pubblici” , come li ha definiti il sindaco di Positano Michele De Lucia. La Costa d’ Amalfi senza autobus è un paradiso anche d’estate. Sono i grandi mezzi, probabilmente anche illegali . Se misuriamo le carreggiate della S.S. 163 nelle curve sono obbligati ad andare nell’altra corsia, quindi non percorrono sempre quella obbligatoria. Morti e feriti non bastano. I politici invece di dire no all’invasione dei mezzi pesanti pensa bene alla creazione di altre opere, gallerie e parcheggi, che stando agli esperti di mobilità fanno da ulteriore attrattori del traffico. Insomma si può allargare quanto si vuole il fondo della bottiglia, ma l’imbuto rimane sempre stretto. Qui di spazio non c’è più e il traffico deve essere limitato, come bene ha detto Carlo Cinque del San Pietro.

Mancanza di trasparenza e coinvolgimento dei cittadini su scelte del loro futuro.

Si portano aventi questi progetti che cambieranno radicalmente il territorio e la vita dei cittadini senza che i cittadini abbiamo potuto esprimersi o almeno conoscere a fondo di cosa si parla. Non c’è stata una sola conferenza stampa convocata con i progetti in dettaglio e neanche sono stati esposti o resi pubblici. Potrebbero essere positivi per lo sviluppo del territorio o sono progetti che ci calano dall’alto, voluti da portatori di interessi che non sono i nostri? Senza un confronto pubblico è difficile poterlo sapere.

Rischio scempio con cantiere aperto

Il rischio di scempiare il territorio con ulteriori interventi è alto. Tutte le associazioni ambientaliste, dal WWF a Italia Nostra, sono andate dal sindaco di Praiano Giovanni Di Martino, che è presidente della Conferenza dei sindaci della Costa d’ Amalfi, a dire la loro. E a contestare questi e altri progetti. Proprio nel territorio di Di Martino c’è l’esempio più eclatante di cantiere aperto, il parcheggio Marconi, fra l’altro un’opera utile , per non voler dire che siamo sempre i bastian contrari , ma che sta così vergognosamente da un decennio, una ferita aperta nella città,  che è un monumento al rischio che corriamo tutti in Costiera .

La nostra, pur presi dall’affanno del rincorrere quotidiano alla notizia,  è una semplice breve riflessione, da direttore di un giornale generalista che , in quanto tale, non prende una rigorosa linea di “parte” . Noi non possiamo essere etichettati di destra o di sinistra, ambientalisti , progressisti o conservatori.

Siamo dalla parte della gente, della notizia, dell’informazione, quindi abbiamo anche informato dei bandi, ed anche di chi ne vede un beneficio.  Non siamo contro, ne a favore pregiudizialmente, ne abbiamo la pretesa di voler essere gli “opinion leader” del territorio, pur essendoci prima e più degli altri. Per noi sono i cittadini a doversi fare un’opinione, ma per farsela dovrebbero sapere di più, dei pro e dei contro, cosa che no avviene .  Noi non siamo di “parte” se non dalla “parte” dei lettori , dei cittadini, del territorio.

Ed è proprio perché siamo dalla parte dei cittadini che alziamo un monito . Attenzione alla strada che stiamo percorrendo è piena di rischi ed insidie e il nostro prezioso territorio potrebbe essere stravolto e rimanere tale senza alcun beneficio per il pubblico che , finora, è stato solo proclamato con gli annunci dei politici, ma per niente pubblicamente dimostrato o discusso e deciso con la partecipazione dei cittadini come dovrebbe avvenire in ogni democrazia.

Avvocato Michele Cinque

direttore@positanonews.it

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