Vico Equense, Gennaro Cinque rinviato a giudizio per abuso d’ufficio

Ieri è stato rinviato a giudizio con l’accusa di abuso d’ufficio, l’ex sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque, leader di Forza Italia e oggi assessore ai lavori pubblici nella giunta guidata da Andrea Buonocore. Secondo quanto riportato da Metropolis, il leader di Forza Italia in Penisola Sorrentina, dovrà difendersi da queste accuse in Tribunale con il sostegno del legale Giuseppe Ferraro.

L’accusa è della stessa posizione emersa secondo le indagini effettuate dalle forze dalle forze dell’ordine, secondo cui nel 2013, quando Cinque era sindaco, il primo cittadino avrebbe revocato la gestione dell’arenile affidato dallo stesso  all’ex assessore regionale della Dc Armando De Rosa, nonché marito della collega di partito del Cinque, Flora Beneduce. La spiaggia fu affidata per pochi giorni al precedente concessionario.

Secondo la Procura che indagò sul caso, per la revoca della concessione a De Rosa, sarebbero stati falsificati i verbali dei vigili urbani e dei militari della Capitaneria di Porto in cui venivano mosse diverse contestazioni all’allora concessionario del lido: a seguito del bando di gara spiaggia del Pezzolo, vinto nel 2013 dall’ex assessore regionale con “Il Sireneo d’Aequa” (per 13.500 euro), il comune dispone accertamenti sulla spiaggia in questione.

Prima i vigili urbani, rivelano la presenza di rifiuti sull’arenile, che vengono rimossi da parte del personale della ditta Sarim, il servizio di nettezza urbana, con tanto di relazione diretta sindaco, che lamentano la carenza di personale addetta al salvataggio. La Capitaneria di Porto, secondo Cinque, aveva riscontrato anche la mancanza di servizi di sorveglianza, guardiania notturna e soccorso alla balneazione, oltre alla pulizia del tratto balneare libero.

Cinque revoca dunque l’affidamento a De Rosa il 9 luglio 2013. Tre giorni dopo il sindaco concede la spiaggia ad un’altra imprenditrice, ma la nuova gestione dura poco, visto che De Rosa presenta un ricorso al Tar, in cui ottiene la sospensiva della revoca e poi vince anche nel merito. La gestione dell’arenile torna al “Sireneo” ma Cinque gli revoca nuovamente l’affidamento, impugnando nuove contestazioni di carenze igienico-sanitarie.

Trascorsi circa cinque anni dall’inizio della vicenda con l’inchiesta, la richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura lo scorso 21 giugno è sfociato nell’esito giudiziario con l’accusa di abuso d’ufficio in concorso con l’imprenditrice balneare, che secondo il pubblico ministero, sarebbe stata avvantaggiata da Cinque sull’ex consigliere regionale De Rosa.

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