Stupro di Meta, niente domiciliari per gli indagati: il Riesame dice ancora “no”

Arriva un altro “no” da parte del Tribunale del Riesame per quanto riguarda la possibilità di scarcerazione dei cinque indagati per lo stupro della turista inglese a Meta di Sorrento. Niente domiciliari per i ragazzi che quindi rimarranno al carcere di Poggioreale, dove sono dallo scorso 14 maggio.

La settimana scorsa la vittima aveva presentato la denuncia alla polizia. Probabilmente proprio questo è stato decisivo nella decisione del Tribunala della Libertà. Gli avvocati difensori, però, non si arrendono. Ora punteranno al ricorso in Cassazione: alcuni degli indagati si dichiarano totalmente estranei ai fatti, altri hanno asserito di aver avuto un rapporto sessuale consenziente con la donna. L’avvocato difensore Tiriolo ha affermato: “È emerso che la donna ha avuto un passato da scrittrice, circostanza che lascia presagire che sia abile nel costruire storie”, il tentativo è quello di togliere credibilità alla vittima.

L’incidente probatorio al quale era presente la vittima si è tenuto lo scorso 9 luglio. La donna, 50enne inglese, si era presentata accompagnata dall’avvocato Lucilla Longone, per poi fare ritorno a Kent in giornata.

Come ricordiamo, la donna, in vacanza con la figlia, ha parlato di uno stupro al quale erano presenti una decina di persone. Violenza sessuale che sarebbe avvenuta la notte tra il 6 e il 7 ottobre del 2016, dopo aver drogato la vittima. A fine maggio scorso il Tribunale del Riesame, dopo aver rigettato il ricorso di uno dei presunti colpevoli, ha rigettato i ricorsi dei restanti quattro ex dipendenti dell’Hotel Alimuri, i quali erano allora gli unici indagati. Nelle scorse settimane si sono aggiunte altre tre persone, oltre a Fabio De Virgilio, Antonino Miniero, Gennaro Davide Gargiulo, Raffaele Regio e Francesco Ciro D’Antonio, ovvero altri due dipendenti dell’Hotel e il custode di uno stabilimento balneare vicino.

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