Sorrento, la Direttrice dell’Asl Na3 sud risponde, ma non chiarisce, i quesiti sollevati da Teresa Cacace circa la chiusura del Centro di Igiene Mentale.

Sebbene immediate non soddisfano le risposte ai molti interrogativi sollevati dalla tenace cittadina sorrentina circa la chiusura della struttura di via del Mare. La opposizione al trasferimento dei pazienti in strutture extraterritoriali continua a rimanere un punto fondamentale circa il quale gran parte della cittadinaza è decisa a non transigere.

Sorrento – Non ha perso tempo il Direttore Generale  dell’Asl Na3 sud, Dott.ssa Antonietta Costantini,  a rispondere a Teresa Cacace. La cittadina sorrentina, che più di chiunque altro, si sta battendo affinché il Centro di Igiene Mentale non venga chiuso. Con una nota datata 26 giugno 2018 indirizzata anche al Gruppo Consiliare “Movimento 5 Stelle” (che a livello locale con l’ex Candidato Sindaco, Rosario Lotito ha sollevato la stessa questione, interpellando tra l’altro il neo Ministro della Sanità, Giulia Grillo), la Dott.ssa Costantini illustra l’attuale situazione che non dista molto da quanto sia Teresa Cacace che quella parte di cittadinanza, più sensibile a tale problematica, già da tempo temevano. Ovvero la chiusura della struttura di via Del Mare è inevitabile! Sebbene, in modo paradossale sembra che tale resti un punto da cui partire per una adeguata soluzione. La Dott.ssa Costantini, facendo riferimento alla normativa vigente, ribadisce che alla base della chiusura della struttura sorrentina, è la mancanza dei requisiti minimi, richiesti per tutte le strutture territoriali afferenti all’Asl, affinché si possa ottenere l’autorizzazione all’esercizio dell’attività sanitaria.  Dichiarazione in netto contrasto da quanto evidenziato nella precedente istanza a firma dell’Avv.Savino che ha nome di Teresa Cacace aveva sollevato una serie di quesiti. Dove si sottolinea che in base al DPR del 01/11/1999 (Gazzetta Ufficiale  274 del 22/11/1999) le strutture fino a dieci posti letto possono avere le caratteristiche  delle civili abitazioni ed organizzazione interna che garantisca  sia gli spazi e i ritmi della normale vita quotidiana. Quindi basterebbe ridurre a dieci posti ,con una semplice nota aziendale, che la struttura di Via del Mare diventerebbe a norma. Sembrerebbe ulteriormente sviare l’attenzione dalla serie di concreti quesiti posti dall’Avv. Savino, quando successivamente la Dott.ssa Costantini si sofferma ancora sui mancati requisiti minimi strutturali necessari  per l’espletamento dell’attività sanitaria. Come più volte segnalato dagli uffici tecnici aziendali in particolar modo  quando trattasi di una struttura in fitto. Circa le quali , secondo quanto evidenziato dalla Dott.ssa Costantini, l’Azienda  non può procedere  ad alcuno adeguamento.  In casi analoghi si è verificato come nel caso di Terzigno che lo stesso proprietario ha provveduto all’adeguamento dell’immobile. A questo punto è chiaro che la Dott. sa Costantini, sebbene la rasenti, non risponde ad una ulteriore spinosa questione posta dall’Avv.Savino ed a cui oltre a Teresa Cacace e Rosario Lotito (M5S) la stragrande parte della cittadinanza si aspetta una risposta. Ovvero come mai ad un documento del ASL del 12/01/2018 prot. 422 ASL NA 3 sud a  firma dello stesso Direttore Generale Dott.ssa Costantini, che  dispone la chiusura del UPCSM di Sorrento entro il 01/03/2018, si contrappone o meglio si sovrappone   una determina dirigenziale la N° 236 del 02/03/2018 a firma del direttore del servizio, tale Dott. Donnarumma Sebastiano che dispone “ lavori di manutenzione edile straordinaria presso le strutture afferenti al DSM Penisola Sorrentina” per un importo di €. 120.290,00?

Un quesito che a quanto sembra è destinato a non aver risposta ma che senz’altro potrebbe essere oggetto di indagine da parte del Ministero. Mentre in relazione alla struttura di Terzigno dove dovrebbero essere trasferiti i pazienti di Via Del Mare, la Dott,ssa Costantini elude ancora una volta un altro intrigante quesito. Ovvero il trasferimento presso la struttura di Terzigno potrebbe nascondere in realtà favoritismi verso il proprietario di tale struttura denominata “Casa del Sole”? Dato che dai documenti parrebbe che il proprietario sia un certo Dott. Avino Nunzio, ex Sindaco di Terzigno e medico di base dell’Asl?

Inoltre risulta essere vero che la suddetta struttura, al momento occupata soltanto da 3 pazienti ricoverati, ma che con il trasferimento dei ricoverati dal DSM di Sorrento si potrebbe in realtà raggiungere il minimo numero di 11, e quindi evitarne la chiusura?

Interrogativi che sebbene posti con concretezza dall’Avv.Savino sembrerebbero essere stati dribblati dal Direttore Generale  che nel  soffermarsi ad evidenziare la  ormai risaputa  scarsa predisposizione dei sindaci nel collaborare all’individuare collocazioni alternative a quella attuale, ribadisce tuttavia  il sostegno dell’Azienda a proposte che eventualmente perverranno dal territorio.

Sebbene la Dott.ssa Costantini,   si sforzi nell’illustrare il nuovo assetto alternativo di allocare le attività territoriali , negli spazi rivelatosi poi alquanto angusti, del  distretto di Sant’Agnello ( a testimonianza della continuità terapeutica e territoriale nell’erogare l’assistenza della Salute Mentale , garantendo tutti i programmi riabilitativi che non prevedono prestazioni di tipo residenziali), continua a non convincere, sia Teresa Cacace che tanti cittadini, il trasferimento in strutture extraterritoriali dei pazienti accolti al momento nella struttura di via Del Mare. Pertanto, sebbene risulti ancora arduo dimenticare lo scarso e ormai vergognoso impegno da parte delle amministrazioni locali ed altri importanti Enti istituzionali e non, si continuerà a combattere affinché i “nostri pazienti” possano continuare ad usufruire della dovuta assistenza in una adeguata struttura del territorio sorrentino. – 06 luglio 2018 – salvatorecaccaviello

96525 Problematica SIR Sorrento. Rif nota 88136 2018 e 91539 2018 FS-1

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