Scala, indagini archeologiche sul Monte Aureo: l’Università di Salerno sulle tracce del “Castrum Scalelle”

Importanti indagini archeologiche si svolgeranno sul territorio di Scala per tutta l’estate. Nel borgo più antico della Costiera Amalfitana, si sta cercando infatti di valorizzare il Monte Aureo e la Torre dello Ziro. Un ampio progetto che prevede il coinvolgimento di molti attori pubblici e privati, che parte con l’intesa tra il Dipartimento delle Scienze del Patrimonio Culturale (DISPAC) dell’Università di Salerno, il Comune di Scala e la Comunità Montana Monti Lattari.

Il DISPAC infatti si occuperà delle indagini archeologiche sul bene pubblico del Monte Aureo, mentre la Comunità Montana supporterà sia finanziariamente che materialmente, le attività di studio dirette dalla prof.ssa Rosa Fiorillo, docente di Archeologia Medievale. L’obiettivo è riportare in auge l’esistente Cappella Rupestre ed il sito del “Castrum Scalelle”, che secondo l’Unesco sono resti murari che facevano parte di un sistema di difesa ampio che collegava delle torri.

Oggi questi resti sono diroccati e quelli sopravvissuti al logorio del tempo, non superano l’altezza di 1 metro e di questo corpo di mura difensive, restano solo delle cisterne. Determinante potrà essere la valorizzazione di questi luoghi, facendo riemergere il funzionamento dei sistemi di fortificazioni di Scala, ridando al nostro tempo una topografia di questi luoghi ed il passato funzionamento militare.

Nel prossimo futuro si prevede infatti l’individuazione di soggetto che possa rendere fruibile tali beni, che nascerà da un’Associazione Temporanea di Scopo partecipata dal Comune di Scala, dall’Associazione “Raffaele Di Palma”, che sin dall’inizio ha manifestato l’intenzione di associarsi al progetto “Parco identitario della Torre dello Ziro” e con la collaborazione del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, con sede nella vicina Ravello: tale azione, con l’accesso a fondi ministeriali consentirebbe il coinvolgimento attivo di giovani in progetti legati alla valorizzazione turistica e storica dei luoghi.

Intanto a Scala una Summer School si insedierà nei prossimi mesi (fino ad agosto) nell’edificio scolastico del paese, che sarà il quartier generale di ricerca e laboratorio per gli studiosi del DISPAC: lo sviluppo di queste ricerche, porterà ad una serie di eventi in cui saranno presentati i risultati dell’indagine archeologica, attraverso la presentazione di pubblicazioni e conferenze pubbliche.

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