Positano, l’associazione Posidonia propone droni antincendio contro i piromani

Una soluzione che è stata adottata da diversi paesi nel mondo e che potrebbe diventare indispensabile per il futuro. Stiamo parlando dell’uso dei droni per combattere gli incendi e i piromani. Una soluzione che è legata sempre di più alla tecnologia, dopo il progetto che è stato ufficializzato il giugno scorso e che dovrebbe salvare il Faito e il Vesuvio da una nuova eventuale emergenza roghi. Come abbiamo riportato settimane fa, infatti, grazie ad un progetto finanziato dalle Agenzie Spaziali Europee ed Italiane sarà possibile arginare i danni legati agli incendi grazie a “Taled” (TelecommunicAtion, Localization and real time Environment Detection), piattaforma innovativa integrata di telerilevamento e telecomunicazioni a banda larga che consente un intervento immediato in caso di incendi e di disastri naturali.

Il sistema dei droni come contrasto agli incendi ormai è realtà. D’altronde, come ci spiegò Giuseppe Civale, la segnalazione degli incendi avviene principalmente da terra, mentre con i droni invece si potrebbero pattugliare quotidianamente le aree a rischio, negli orari “caldi”. In questo modo un eventuale incendio verrebbe individuato sul nascere, mentre la telecamera sul drone potrebbe trasferire immediatamente alla sala operativa le immagini dell’incendio, consentendo di valutare se sia piú o meno appropriato l’intervento del Canadair (che sono estremamente costosi).

Tale soluzione potrebbe essere applicata anche in Costiera Amalfitana. Almeno è questa la proposta dell’associazione Posidonia, che da oltre vent’anni si occupa della protezione e della promozione del patrimonio ambientale e culturale di Positano e della Costiera Amalfitana. La proposta parta dal presidente Vito Casola, il quale ha affermato: “Sappiamo di preciso le modalità degli incendi in Costiera e a Positano quali siano i punti più esposti, Tordigliano ad esempio. La mia proposta è quella di utilizzare i droni antincendi durante l’orario serale, dalle 17 in poi, per intenderci, perché sono gli orari più critici in tal senso. Droni che potrebbero vigilare e magari anche cogliere in flagranza i colpevoli”.

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