Nocera Superiore, estorsione e condanna doppia

L’estorsione, comportamento mediante il quale si minaccia un altro individuo obbligandolo a fare qualcosa o, al contrario, negandogli di poterla fare, ed in entrambi i casi si apporta a sè stessi un ingiusto profitto arrecando un danno sensibile ad un individuo terzo, è punita severamente dalla legge italiana con 5 o 10 anni di reclusione, ma nel caso di condanna aggravata la pena può salire da un minimo di 7 anni ad un massimo di 20. Affinchè consista il reato di estorsione bisogna che ci sia una minaccia concreta, valente come requisito necessario. I reati di estorsione in Italia sono molto frequenti, ne raccontiamo uno, accaduto di recente, in provincia di Salerno.

La sentenza

In questa vicenda sono coinvolti un padre ed i suoi due figli, i quali sono stati precedentemente condannati a 3 anni e 8 mesi di reclusione, sentenza confermata poi anche in appello. Il tutto risale all’anno scorso dove furono arrestati in flagranza di reato il padre di 58 anni ed uno dei due figli di 23 anni. Praticamente sono stati accusati di aver estorto 5.000 euro ad un imprenditore edile locale che a sua volta avrebbe acquistato una casa di loro proprietà ad una cifra nettamente inferiore in quanto era sotto procedura di esecuzione immobiliare.

L’imprenditore edile si riferì già ai carabinieri per una precedente richiesta di 35.000 euro oltre a numerose altre minacce. I carabinieri, agendo con molta destrezza e perspicacia, hanno organizzato una trappola ai due delinquenti cogliendoli in flagranza di reato. Proseguendo le indagini hanno denunciato a piede libero anche il secondo figlio, accusato anch’egli di aver aiutato l’estorsione.

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