Napoli,Affare fatto per il colombiano Arias

11,5 MilIoni di costo È il prezzo concordato tra il Napoli e la società olandese

34 GARE con il psv nel 2017-18

Santiago Arias Naranjo (Medellín, 13 gennaio 1992) è un calciatore colombiano, difensore del PSV Eindhoven e della Nazionale colombiana.

L’esterno destro è pronto a raggiungere Dimaro: dopo la bocciatura fisica di Sabaly, il muro dell’Inter su D’Ambrosio e l’interruzione delle trattative per Lainer, il club azzurro ha virato in maniera netta e decisa sull’Olanda. E più precisamente su Eindhoven, la casa del Psv. E del colombiano Santiago Arias detto Santi: è lui, il prescelto. La scelta finale che chiuderà una lunga serie di trattative e riflessioni. Con tanto di cifre sul piatto: 11,5 milioni di euro alla società per acquistarne il cartellino e un contratto quinquennale da 1,6 milioni già pronto per lui.

AFFARE FATTO. E allora, il martello sulla fascia. Destra: il settore che, dopo l’addio di Maggio, può per il momento contare soltanto su Hysaj. Per il momento, appunto: perché nelle ultime quarantotto ore, dopo la decisione di scartare Sabaly per una serie di perplessità di carattere fisico (De Laurentiis lo ha definito: rotto), e dopo aver svelato la brusca fine dei rapporti con gli agenti di Lainer, il Napoli s’è fiondato nuovamente su Arias. Con convinzione sempre maggiore: tanto che a Milano, l’epicentro del mercato, ritengono che l’affare sia ormai prossimo allo champagne. A un passo, come si dice in gergo, con tanto di dettagli a coté: al Psv andranno 11,5 milioni di euro, mentre lui, Santi, ventiseienne colombiano di Medellin reduce dal Mondiale con i Cafeteros, firmerà un contratto di cinque anni, fino al 2023, sulla base di 1,6 milioni a stagione. E, vacanze post Russia e programmi permettendo, dovrebbe anche riuscire ad arrivare in tempo a Dimaro (non è chiaro se svolgerà le visite in ritiro oppure altrove).

FINE DELLE TRASMISSIONI. Dopo una breve pausa, insomma, la trattativa è ripartita a razzo negli ultimi giorni. Giornate caratterizzate dall’invio nel ritiro azzurro della risonanza del ginocchio di Sabaly, reduce da un problema a un collaterale che alla fine ha consigliato al Napoli di interrompere il dialogo con il Bordeaux, e dalla parola fine in calce alla telenovela-Lainer. Già, l’austriaco del Salisburgo è stato il primo esterno davvero vicinissimo, ma quando l’affare sembrava ormai giunto alla conclusione è arrivata la frenata improvvisa. Brusca. E le spiegazioni fioccano: De Laurentiis ha dichiarato che i suoi agenti non hanno avuto un comportamento professionale e che dunque lo stop è stato consequenziale; mentre il Salisburgo ha spiegato di aver optato sulla conferma del ragazzo per ragioni puramente tecniche, piuttosto che economiche.

CASUALITÀ AZZURRA. Fatto sta che i due profili sono stati accantonati, mentre D’Ambrosio, nonostante l’incontro a Dimaro tra i dirigenti azzurri e il suo manager, Pisacane, è stato blindato da Spalletti. E così, alla fine, s’è deciso di andare dritti e decisi su Arias, 30 partite e 3 gol in Eredivisie nella stagione precedente (35 presenze complessive, coppe comprese) e l’esperienza al Mondiale russo con la Colombia. Dove tra l’altro ha incrociato anche il Senegal di Koulibaly e la Polonia di Milik e Zielinski, inserite nello stesso girone: una casualità. Tutta azzurra: come la maglia che evidentemente era già nel suo destino.
fonte:corrieredellosport

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