Napoli, scoperto giro di usura e estorsioni verso prostitute. Utilizzate abitazioni in Penisola sorrentina

I Carabinieri di Poggioreale, Napoli, hanno dato esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Napoli nei confronti di 8 persone che sarebbero responsabili di associazione per delinquere finalizzata all’estorsione e all’usura e di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Si ritiene che le persone siano tutte collegate al clan Mazzarella.

La banda controllava tutte le prostitute della zona Est di Napoli, venivano controllate postazioni e orari e le vittime erano minacciate con violenza e costrette a pagare ogni giorno 30 euro. Pare fosse una donna della zona di San Giovanni a Teduccio a capo del gruppo. Sono emersi dalle indagini anche prestiti di denaro con restituzione a tassi usurari.

Tre indagati pretendevano una percentuale sui proventi di ragazze dell’Est Europa che si prostituivano nella stessa zona, minacciando di picchiarle anche in caso di mancata corresponsione. Non solo. Pare che uno degli indagati prendesse in affitto immobili in località turistiche campane, per lo più le isole e la Penisola Sorrentina, mettendoli a disposizione di prostitute e transessuali affinché esercitassero il meretricio.

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