Festival di Ravello Applausi per la Giselle di Dada Masilo

Applausi convinti per la Giselle di Dada Masilo, la visionaria creazione della coreografa, a metà strada tra romanticismo classico, contemporaneità e tradizione sudafricana ha rapito il pubblico di Ravello. L’opera di Dada Masilo non ha tradito le attese offrendo una visione assolutamente inedita dello spettacolo. Masilo fa danzare una “Giselle” molto originale reinterpretando la tradizione del balletto classico con l’ispirazione che nasce dalla fierezza delle sue radici ma anche con le consapevolezze acquisite delle donne del XXI secolo, guerriere all’assalto delle loro passioni, indomiti e ribelli nel rifiuto di subire il dolore dell’abbandono. Il balletto classico Giselle racconta di una giovane contadina che muore di crepacuore dopo aver scoperto che il suo amato è promesso a un’altra donna. Le Villi, spiriti femminili che costringono gli uomini a danzare fino alla morte, portano Giselle fuori dalla sua tomba con l’intento di uccidere il suo amato, ma l’amore di Giselle lo salverà. Nella rivisitazione di Dada Masilo, contaminata dallo spirito dell’afrodanza, non c’è spazio per il perdono, gli spiriti antenati (le Villi) invitano Giselle ad unirsi a loro perché il rito si compia: è solo con la vendetta che il dolore si acquieta e la libertà si riconquista, in una visione che, a ben vedere, non è molto lontana dall’éxodos tragico della tradizione classica occidentale

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