Sorrento. Sull’accattonaggio interviene l’assessore Coppola chiedendo collaborazione al parlamentare leghista Cantalamessa

Il problema dell’accattonaggio a Sorrento costituisce da tempo un tema molto caldo. Sono sempre di più i cittadini che si dicono esasperati dal fenomeno che dilaga sempre di più in città e chiedono all’amministrazione una soluzione rapida e definitiva. A questo proposito l’assessore Massimo Coppola ha deciso di rivolgersi al Parlamentare della Lega Gianluca Cantalamessa il quale ha assicurato che si farà carico della questione investendo della problematica il Prefetto di Napoli e che, in caso di esito infruttuoso del colloquio, presenterà un’interrogazione parlamentare. L’assessore Coppola scrive, infatti, in un post sul suo profilo Facebook: “In relazione al fenomeno dei rom e mendicanti in penisola sorrentina ho chiesto formalmente all’onorevole Gianluca Cantalamessa di farsi portavoce presso le istituzioni preposte di talune implicazioni che tale fenomeno comporta. In particolare, considerato che le attività di accattonaggio vengono spesso svolte con la partecipazione di bambini, ho chiesto di verificare se possa ritenersi sussistere il reato di sfruttamento di minore e quali sono le misure che le autorità preposte hanno adottato o intendano adottare. Ho chiesto inoltre di verificare se dalle informative delle preposte autorità risultano esserci, dietro tali attività, delle organizzazioni criminose tese allo sfruttamento dei mendicanti ed anche in questo caso di verificare quali sono le misure adottate o adottabili dalle istituzioni competenti. L’ On. Cantalamessa ha accettato di farsi carico della questione e mi ha confermato che in settimana investirà della problematica il Prefetto di Napoli riservandosi in caso di esito infruttuoso del colloquio di presentare un’interrogazione parlamentare al ministro competente. Tale fenomeno, infatti, suscita grande preoccupazione nelle comunità cittadine della Penisola sorrentina, in particolare destano apprensione le condizioni di salute dei bambini coinvolti, alcuni in età infantile, che spesso sono addormentati tra le braccia degli adulti”.

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