Ravello. Vuillemier tiene davvero a cuore alla Fondazione Ravello o è preoccupato più di attaccare Di Martino?

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Ravello, Costiera amalfitana. L’ex sindaco della Città della Musica e membro del Cdi della Fondazione Ravello Vuilleumier risponde alle preoccupazioni di Positanonews; a dire il vero ci è sembrato più preoccupato di tirare una bordata a Salvatore Di Martino (come si fa sempre a Ravello), che di spiegare il suo pensiero. Se debiti ci sono e non sono pochi, non sono spuntati come i funghi dalla sera alla mattina. Ma per questo non avendo alcun accesso agli atti della Fondazione, non avendo trovato nulla di pubblicato, non avendo un canale privilegiato con la Fondazione (non capiamo il perché, visto che abbiamo sempre seguito la Fondazione e dato il nostro contributo alla sua crescita come dicono i fatti passati e la storia), non avendo documenti sottobanco da nessuno, ci asteniamo dal giudicare. Certo Vuilleumier di cose ne deve sapere molte più di noi, visto che la sua presenza nella governance della Fondazione è oramai storica, e che molti membri fra cda e cdi fanno capo a lui.

Ma non vogliamo aggiungere benzina sul fuoco degli scontri politici ravellesi. Ci interessa la Fondazione e proviamo a ragionare con i pochissimi elementi che abbiamo, quindi ci perdoneranno i lettori se facciamo conclusioni sbagliate; gli elementi di cui disponiamo sono:

  • In passato la Fondazione è stata fra le istituzioni più puntuali nei pagamenti e non abbiamo mai dovuto scrivere di debiti, di litigi si e tanti.
  • Villa Rufolo ha sempre chiuso i suoi conti con utili passati alla Fondazione.
  • I bilanci pubblicati sul sito sono limitati al bilancio consuntivo e mai anche a quello preventivo, arrivano fino al 2016 , nonostante lo statuto prevede l’obbligo del bilancio preventivo. Quindi nessun raffronto si può fare.
  • All’improvviso il 2 giugno, come abbiamo letto e non smentito da nessuno, si scopre che una somma importante deve passare da Villa Rufolo a pagare debiti della Fondazione.
  • Amalfitano risponde che quei soldi sono in banca per pagare lavori e progetti per villa Rufolo e quindi anche per legge non si possono utilizzare per altro.
  • Dopo alcuni giorni di botta e risposta sui giornali la Fondazione cambia idea e decide di accorpare tutti i soldi della Villa e della Fondazione su un unico conto.

Con questi elementi è difficile spiegare e capire quello che succede. Già questo è grave per una Fondazione che gestisce solo fondi e beni pubblici, con soci pubblici. Le Leggi sulla trasparenza e la corruzione? Che fine hanno fatto?

Ci chiediamo il perché la Fondazione ha cambiato strategia sui soldi; un’ipotesi è che Amalfitano avesse ragione come abbiamo solo noi scritto  e che il bisogno di liquidità fosse urgente, quindi come fare? In ogni caso ci sembra che il cambiamento di strategia non è stato deliberato dal cda che dal 2 giugno non si è più riunito. L’ipotesi più probabile è che il “buco” fosse proprio sul conto corrente della Fondazione e quindi con la banca. Se è così vuol dire che i soldi presi da Villa Rufolo sono già finiti?? Voci di corridoi dicono che sarebbero 700.000 euro e non 500.000.

Abbiamo accertato che la Fondazione per legge è controllata dalla Regione, quindi a controllare su tutto è la stessa regione che all’interno della Fondazione ha suoi uomini di fiducia. Anche questo non è proprio il massimo, ma è la legge.

Troppe ombre che di sicuro non fanno bene ad una istituzione che deve fare cultura. Il Consiglio del 30 porterà luce?

Noi speriamo per la Fondazione e per tutta la Costiera che sarà la politica a fare luce piena e immediatamente. Se dovessero essere altri a fare luce, dopo quindici anni di spinta per la costiera, la Fondazione diventerebbe una cosa negativa.

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