Ravello. Contribuenti non ricevono gli avvisi di pagamento dell’Imu e della Tasi. Intervento della minoranza
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Ieri è scaduto l’ultimo termine per il pagamento dell’Imu e della Tasi ma a Ravello molti proprietari di immobili non hanno ricevuto gli avvisi di pagamento, come invece avvenuto puntualmente negli anni scorsi e a Ravello sono stati in tanti i contribuenti proprietari di immobili a non aver ricevuto gli avvisi di pagamento. Inoltre, molti avvisi sarebbero stati spediti con notevole ritardo costringendo i contribuenti a pagare anche le sanzioni per il ritardato pagamento, anche se non a loro addebitabile. Su questo punto interviene la minoranza del gruppo “Insieme per Ravello” con un’interrogazione al Sindaco per sapere se gli avvisi di pagamento siano realmente stati spediti in ritardo o se, in alcuni casi, non siano stati nemmeno inviati e chiedono in entrambi i casi di conoscerne le motivazioni. Il capogruppo di minoranza di “Ravello nel Cuore” – tra l’altro ex responsabile dell’Ufficio Tributi – ieri è intervenuto sull’argomento pubblicando un post sul suo profilo Facebook nel quale consiglia anche cosa fare in questa situazione. Riportiamo integralmente il post di Nicola Amato: «Scadenza pagamento e ravvedimento operoso. Alle 24,00 di oggi scade il termine per pagare l’acconto IMU e TASI 2018. Dimenticanza? Mancata ricezione avviso di pagamento? Cosa fare per non incorrere in sanzioni salate? Il Comune di Ravello si è distinto, negli anni, per aver inviato ai propri contribuenti gli avvisi di pagamento ICI prima e IMU/TASI dopo, già precompilati, risultando uno dei primissimi Comuni in Italia a mettere a servizio del cittadino tale possibilità. Tra le motivazioni la leale collaborazione con il contribuente, la certezza dell’entrata, l’evitare esborso di somme ai consulenti, rendere semplice un adempimento gravoso, etc. Ad oggi, sebbene non obbligatorio, non risultano ancora recapitate le lettere del Comune di Ravello contenenti gli F24. Cosa fare per chi non è riuscito a pagare entro la data di scadenza? Il contribuente che ha dimenticato di pagare o è stato posto nella difficoltà di pagare perché non ha ancora ricevuto i modelli di pagamento (F24) può procedervi in qualsiasi momento, con il cosiddetto ravvedimento operoso. Il ravvedimento operoso è uno strumento che il legislatore mette a disposizione del contribuente per rimediare “volontariamente” alle violazioni commesse in ambito tributario, tra cui anche l’omesso o insufficiente versamento dei tributi dovuti. Per chi intende ravvedersi entro il 14° giorno (ravvedimento sprint) la sanzione è dello 0,1% per ciascun giorno di ritardo (10 centesimi al giorno su un debito di 100 euro). Per usufruire dell’agevolazione “sanzionatoria” è necessario barrare, nel modello F24, il quadratino riportante la dicitura ravvedimento e aggiungere alla somma IMU/TASI la maggiorazione prevista in base ai giorni di ritardo. E’ da rilevare che entro l’anno dalla scadenza è possibile effettuare il ravvedimento con l’applicazione della sanzione del 3,75%, mentre superiore all’anno la sanzione è del 30%. Sulle somme dovute deve essere applicato l’interesse, che per il 2018, è del 0,3% su base annua».