Praiano Movimento Cinque Stelle ecco cosa c’è dietro i parcheggi

Cari concittadini,

in merito alle ultime dichiarazioni del Sindaco, ed in particolare quelle riguardanti la questione parcheggi a Praiano, vi invitiamo a non fermarvi alle solite parole e fare con noi alcune riflessioni.

E’ stato detto che la Soprintendenza, alcune associazioni ambientalistiche e anche i consiglieri del M5S avrebbero bloccato la realizzazione di nuovi parcheggi e con essa lo sviluppo del Paese, e già questo per quanto ci riguarda, è limitativo perché riteniamo che lo sviluppo del nostro paese non debba passare esclusivamente dalla costruzione di nuovi parcheggi, ma anche dall’integrazione di questi progetti con un’idea più ampia di sviluppo sostenibile del territorio.

Vorremmo poi farvi sapere che il parere negativo della Soprintendenza e della Presidenza del Consiglio dei Ministri riguardo il progetto del parcheggio in località Menato è dovuto all’alto e dannoso impatto ambientale del progetto in termini di cementificazione e consumo del suolo a fronte di un vantaggio per la collettività irrisorio rispetto a quello per i privati.

Si poteva fare un progetto migliore? Perché l’Amministrazione comunale non ha chiesto da subito di apportare tali migliorie alla ditta privata GEMAR Spa che ha proposto e realizzato il progetto? Qualcuno potrebbe pensare che l’Amministrazione non abbia a cuore la realizzazione del parcheggio, bensì il massimo risultato economico conseguibile dal privato. Ipotetico dubbio rafforzato dal fatto che il numero di posti pubblici a rotazione sia minimo rispetto al totale e sia prevista la realizzazione di spazi destinati alla vendita a privati. Poi, visto che parliamo di parcheggi “PUBBLICI”, non vediamo nessuna convenzione stipulata dal Comune atta a garantire ai praianesi un numero di posti a prezzo agevolato, con chi dovrà realizzare il parcheggio. Quindi, visto che la gestione del parcheggio sarà “PRIVATA”, è possibile che i prezzi di parcheggio che si applicheranno ai praianesi, sempre che siano contemplati dalla sopracitata convenzione, saranno così alti che tutti continueranno a parcheggiare la propria auto sulla strada. Ci ritroveremo così con un parcheggio ad esclusivo uso di chi ha maggiori possibilità economiche e magari estraneo al paese.

Inoltre, pensiamo che voler risolvere il problema del traffico e della mancanza di posti auto con la realizzazione di 4 parcheggi (ricordiamo i progetti complessivamente messi in cantiere: parcheggio Via Marconi, parcheggio in località Menato, parcheggio in via Capriglione di fianco al Bar del Sole, parcheggio in Via Capriglione dopo ristorante La Strada), tutti ubicati sulla strada statale 163, unica via di collegamento tra Praiano e gli altri paesi, già intasata dal traffico, sia un controsenso ed una scelta politica miope e dannosa.

Avrebbe più senso logico investire in tanti parcheggi se avessimo bisogno di far arrivare più visitatori. Ma se oggi abbiamo un’altissima domanda, già superiore all’offerta, è lecito pensare di concentrarci sul turismo di qualità per mantenere alto il valore dei nostri servizi e della nostra offerta turistica?

E’ ormai appurato che i parcheggi sono grandi attrattori di traffico, mentre il futuro per noi sarà trovare nuovi sistemi per diminuire il numero di veicoli in circolazione.

Un modo per attenuare questo fenomeno è realizzare un parcheggio lontano dalla strada statale, ciò anche per dare la possibilità di sviluppo a zone oggi marginali e abbandonate al di fuori delle zone critiche, permettendovi l’accesso.

Si è mai posta l’Amministrazione il problema che almeno metà del territorio praianese è abbandonato ed sempre più in degrado?

Pensiamo ad esempio ad un collegamento viario con Furore, comune confinante. Avremmo così la possibilità di creare servizi pubblici tra cui un’isola ecologica adeguata e un parcheggio ad alta tecnologia a basso impatto ambientale, di risolvere il problema della viabilità, di recuperare superfici agricole e potenziali aree per edilizia popolare.

Intanto cosa è stato fatto per affrontare il problema, oltre a presentare progetti di parcheggi mastodontici lungo una strada già soffocata dal traffico? Ad esempio consideriamo:

  • Parcheggio di Via Marconi, iniziato nel lontano 2003 con la fase progettuale, è ancora incompiuto da 15 anni, nonostante le ripetute promesse elettorali e dispendio economico;
  • comando di polizia municipale inadeguato perché sotto organico, come più volte ribadito dallo stesso comandante e non in grado di coordinarsi con le realtà limitrofe;
  • semafori intelligenti annunciati da anni non pervenuti;
  • parcheggio abusivo di mezzi pesanti e autobus nei posti per residenti e nelle strisce bianche più volte segnalato e continuamente tollerato dalle autorità;
  • gru in località cimitero di intralcio al traffico mai rimossa con lavori fermi da circa 2 anni, per non parlare dei costi;
  • nuova segnaletica orizzontale in via Umberto I, tolti ulteriori posti auto per residenti;
  • Conferenza dei Sindaci (di cui il nostro Sindaco è il presidente) totalmente inefficace nella gestione del problema viabilità e chiaramente di facciata;
  • interventi in materia di sicurezza stradale per pedoni e veicoli non pervenuti;
  • sviluppo collegamenti marittimi assente;
  • zero misure per incentivare i visitatori a raggiungere Praiano senza l’auto privata.

Non vorremmo a questo punto pensare che quest’immobilismo che blocca il nostro paese ormai da troppo tempo, di volta in volta mascherato dietro belle parole e facili capri espiatori, sia ancora teso a condurre la comunità praianese sull’orlo dell’esasperazione per poi giocarsi la ben nota carta dell’emergenza e farci accettare come necessarie soluzioni che non sono nell’interesse della collettività e della crescita di Praiano.

Non vorremmo si stia cercando di conservare come al solito situazioni di comodo sicuri che nessuno guardi al di là del proprio naso e curando solo il proprio orticello, senza prestare attenzione alle scelte amministrative che si ripercuoteranno sul benessere di tutti e sulle future generazioni.

E’ IL MOMENTO DI DIMOSTRARE CHE NON E’ COSI

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