Napoli. Libreria Raffaello. Presentazione del libro di Rolando Attanasio “Oltre la notte”.

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    Articolo di Maurizio Vitiello – Uscito “Oltre la notte” di Rolando Attanasio.

    “Oltre la notte” di Rolando Attanasio. Sarà presentato lunedì 25 giugno 2018, alle ore 18.30, alla Libreria affaello,, Via Michele Kerbaker, 35, Vomero – Napoli.
    Tra gli altri, saranno presenti interventi di: Sabatino Taia, Massimo Squillante, Carlo Spina, Marco Spina, Elio Andriuoli.

    Scheda del libro di Rolando Attanasio:

    Oltre la notte

    Genere: Raccolta di poesie (Poesie e antipoesie)
    di Rolando Attanasio
    Anno di pubblicazione: Giugno 2018 Napoli
    Casa Editrice: Apeiron

    Introduzione
    di Elio Andiuoli (Poeta e noto saggista genovese, presiede il premio di poesia e narrativa Il Golfo di La Spezia)

    l’amore trova in Oltre la notte una significativa presenza

    Pittore, drammaturgo, saggista, Rolando Attanasio è anche un valente poeta, come dimostra la sua raccolta Controvento (che è del 2014) e questa, Oltre la notte, che ora vede la luce. È, quella di Rolando Attanasio, una poesia dalla varia tematica, la quale trae l’ispirazione dalla contemplazione della natura e dall’amore; dagli eventi comuni di ogni giorno e dal ricordo di quelli passati, ma è sempre ricca di molto pensiero, nascendo da profonde meditazioni sulla vita e sul mondo nel quale siamo immersi.
    Si prenda, ad esempio, una poesia come Nitrodi, che è una fonte dell’isola d’Ischia. Qui, dopo aver contemplato i puri riflessi di caverne cristalline e la meraviglia di scoscese terrazze, il poeta esclama: “Il tempo accade e sembra scorrere senza di noi / Che andiamo verso il tempo inesorabilmente, nel tempo disciolti come acqua”, dove la percezione dello scorrere del tempo è resa con particolare evidenza. Un esempio di meditazione esistenziale si ha anche in Io sono un naufragio, dove leggiamo: “Io sono un naufragio / Io sono l’amore / Un raggio di Dio”. All’esoterismo pare poi rifarsi Agarthi, la poesia che apre la raccolta, con il suo riferimento al regno leggendario, posto al centro della Terra, di cui parla lo scrittore Willis George Emerson. Una poesia ispirata invece dalla contemplazione della natura, che sovente compare in questo libro, è Dolomiti purissime, nella quale le “Albe primaverili, rosa, rocciose, ribelli” e i “Miliardi di riflessi nel sole che sorge” subito ci immettono in un mondo incantato.
    Ma anche l’amore trova in Oltre la notte una significativa presenza, attraverso poesie quali Eros, in cui questo sentimento manifesta tutta la sua potenza: “Rinverdito è l’amore caldo / Tutto il dolore possibile tace” o Titolo inutile: “Eppure eravamo stesi al sole io e te”, momento di estatica contemplazione.
    Tutto ciò il nostro poeta lo esprime per mezzo di un verso libero veloce ed essenziale, che esclude il superfluo, in un volo armonioso di sillabe, come avviene, ad esempio, nell’incipit di Fuoco: “Lingue di fiamme / Accendono i cuori / Nei giri di fuochi beati” o in quello di Notte Santangiolese, che così inizia: “Grilli armonici flauti / D’aria tutt’intorno friniscono”, dove s’avverte la partecipazione emotiva di Rolando allo spettacolo della natura, che è in questo caso quello di una terra a lui molto cara, parlando egli qui del paese in cui ha trascorso l’infanzia e parte dell’adolescenza, Sant’Angelo a Scala, in provincia di Avellino, nelle cui valli “tutto sembra tacere” e “Silenziosamente si dorme sotto le stelle”.
    Particolarmente efficaci sono poi in Oltre la notte, per la loro immediatezza, taluni versi, quali: “Credi di essere immortale ed anche tu hai paura” (Potere); “Il mio corpo è una spiaggia immensa” (Il cappotto della memoria); “Lucenti notti come stelle mute” (Poca paura l’acqua), ecc.
    Talora la poesia di Rolando si tinge di più cupi pensieri, quali: “Sono io la morte padrona / Sono io l’odiata signora / bianca” (La morte), così come s’illumina di talune ironiche notazioni, quali: “Bisogna correre, correre per poi correre / Per la divina Sterlina / W la regina” (London). S’affaccia inoltre in questi versi a volte come un accenno di critica sociale, che troviamo, ad esempio, in una lunga poesia dalla quale nasce l’immagine di un’Inghilterra vista attraverso il ricordo di antichi soggiorni, tra amore e disamore, nostalgia e ripulsa.
    Anche il paesaggio urbano assume talvolta in questo libro un particolare risalto, divenendo specchio dell’anima, come accade in una poesia quale Lungo l’inverno: “Spogli alberi umidi / Solitari grondano acque / Luci di palazzi dove rinchiudersi e vociferare / Del nostro morto amore che vorrebbe suicidarsi di nuovo / La notte incalza il giorno e l’ingoia”.
    Né manca a Rolando l’estro amaro di una vera e propria poesia civile, che in lui s’affaccia a volte inattesa, come in Mare nostro, dove si legge: “Vecchio gabbiano / Uno straccio di mare inquinato / Tra auto che abbaiano / Cani parcheggiati / Tra pezzetti di buste di plastica”.
    Ben più pacificata e distesa è invece la sua anima se contempla il mondo dischiudersi con serena armonia: “Nel profilo di un’onda / S’innalza la schiuma del mare” (Mediterraneo); “La viva luce delle piante / Invade il giardino di casa” (Ore dopo ore); “M’affaccio sereno / Nel tramonto estivo” (Tramonti in fiore); ecc.
    Sempre comunque urge in Rolando Attanasio l’enigma che dal fondo ci assedia: “Nessuna risposta / Verde rintocco di campane d’orologio / Fantasmi le litanie in queste strade di notte” (Nessuna risposta) o amaro s’affaccia il sentimento dell’effimero: “Noi ci crediamo eterni / Quando compriamo il giornale / E beviamo un caffè” (Titolo inutile). E ciò mentre salgono “Le voci del silenzio” (Notturno) e nasce l’improbabile sogno di una speranza: “Dove tutto sembra finito oltre la sera / C’è una scintilla di vita / Appena notturna / Sembra rinata” (Oltre la sera).
    Nelle numerose pagine di questa raccolta le problematiche alle quali abbiamo fatto cenno trovano un ampio sviluppo, in un susseguirsi di imperiose domande che il più delle volte rimangono senza risposta e di vani tentativi di penetrare l’enigma della nostra condizione esistenziale.
    Tra ampie descrizioni naturalistiche, che improvvise si dischiudono (Tramonti in fiore) e oscuri assilli della mente (Ultrametafisica), il libro di Rolando Attanasio procede alternando inquietanti interrogativi a più lievi pensieri, tra luci ed ombre, in un’attesa di miracoli che mai s’avverano.
    Né mancano qui i ricordi classici, come quello della “Chioma di Berenice” (Vivi), mentre si riaffacciano le visioni di una terra che sempre gli vive nel cuore, com’è quella di Montesarchio, in Torre longobarda, una poesia nella quale leggiamo: “Questi luoghi / Dove miti dissepolti narrano silenzi / Parlano a noi”.
    Libro di fatti accaduti e di fatti che accadono nel presente, Oltre la notte presuppone un risveglio (“Possibili azzurri intravedo lontano” dice il poeta in Mare di mare) e l’affiorare di una luce al di là delle tenebre (“T’assalgono dal mare le luci soavi”, Ivi) della quale si resta in attesa. E sempre è nell’autore la stessa ansia di conoscere ciò che si nasconde al di là delle apparenze, per figgere lo sguardo nell’ignoto.
    Alle Poesie contemporanee fanno seguito in questa raccolta, dimostrando la molteplicità dell’ispirazione di Attanasio, le poesie Post Dada, con la loro volontà di rottura col passato e quelle Ultrametafisiche e Irriverenti, che stanno a testimoniare la sua volontà di tentare nuove strade, diverse da quelle tradizionali.
    È questa volontà di rinnovarsi che costituisce la prova della vitalità della sua vena e della validità del suo lavoro. “Mi sento in pace / Oltre la vostra pace” dice Rolando in una delle poesie che chiudono la raccolta: ed è la sua una preziosa conquista.

    Elio Andriuoli

    Oltre la notte è un mistero per me

    C’è un perenne bisogno intimo nel ricercare sempre un nuovo da raggiungere in un tempo dilatato e onnipresente. L’amore, la morte, la natura e il senso delle cose possono sembrare motivazioni forti nella mia ricerca poetica. Ecco, questa raccolta è frutto di queste ispirazioni, e così si riesce a riflettere sul tempo eterno che inghiotte tutte le cose in cui crediamo. La scrittura di una poesia è per me una fuga, è una fuga verso un luogo sicuro che non è consumato dal tempo e dai mutamenti e nostro malgrado è anche un viaggio interiore. Oltre la notte è per me anche natura e ultranatura, come mi diverto a descrivere, e per ”ultranatura” intendo un luogo dove il dolore finisce ed anche il rumore del mondo e dove tutto è dentro il tutto e possiamo volare liberi fino alle stelle e oltre oppure osservare i colori “ultrametafisici” delle cose ( colori impossibili ). Noi stessi, ora, immersi in un quadro perfetto, felice, con i colori giusti e non quelli mortali della vita. La morte è un sogno ed anche la poesia è un sogno molto profondo. Respirare il vento Irpino , il verde santo, le valli trasognate di colori e le montagne che respirano di alberi secolari silenziosi, oppure i laghi misteriosi di Pozzuoli ( Lago D’Averno) e gli abissi eterni che si celano anche dentro di noi. Guardare la bellezza di Positano dalle terrazze o di Napoli che si illumina d’improvviso verso la sera. Sono pretesti per sentire l’Eterno e andare oltre il tempo che ci distrugge, oltre la monotonia di una giornata noiosa come tante. Importante sarà trovarsi tutti qui: “Oltre la notte”, la notte dell’anima. Alla fine del nostro percorso di vita, quando tutto sembra smarrito, in quel famoso punto fermo e sicuro. Siamo certi che, quel punto, si ritrova solo quando camminiamo, con noi stessi, immersi per le vie del mondo e della vita e pensiamo che l’alba non arrivi mai … e l’alba è proprio dietro di noi, il nostro cammino è l’alba, tutto quello che facciamo e pensiamo sono la stessa cosa e non ce n’è accorgiamo ed allora pensiamo che il giorno non ci sia mai stato, oppure non verrà mai più … Ma la vita risorge sempre, come Persefone che si nasconde sotto la terra per sei mesi per ritornare sempre, ed è dietro l’angolo:“ Oltre la notte”! La notte è una condizione che non possiamo evitare, ma solo comprendere, sappiamo per certo che dopo la notte c’è il giorno, ma senza un giorno, nell’oltre una notte cosa può esserci? La poesia può riuscire a svelare questo sentimento. Essa è per me, è una salvezza ci permette di vedere le cose dall’alto, quasi come se fossimo eterni nella carne mortale che abbiamo, diventiamo anima pura per alcuni istanti, pur essendo ancora mortali.

    Rolando Attanasio

    Ecco due poesie della raccolta:

    Positano

    Divine colline
    Montagne
    Scolpite da Marte
    Dalla luna disegnate
    Lavate da Venere su Venere
    Scoscese in afrodisiache terrazze

    Mare verde smeraldo
    Verde-azzurro
    Verde corallo
    Verde di blu intenso
    Chiaro verde nel verde scuro
    Blu oltremare oltre la boa
    E’ zaffiro naufragato
    All’orizzonte azzurri lunghissimi
    E’ sera di vento caldo
    Ristora gli Dei

    Una luna sbuca bianca
    Lassù
    Sorge d’Avorio tra luci lontane che gioiscono
    Di fresca Estate
    Di ricco passato
    Di mare a Positano

    Napoli

    Tremila anni di storia
    Tra baci e sogni
    Ventre di tufo
    Nell’utero del tuo golfo un diamante
    Un gioiello
    Capri
    Miseno lontana
    Gialla roccia ferita
    Procida e Ischia sorelle
    Tutto il silenzio butterato di crateri e laghi
    Bellezza impossibile sei
    Impareggiabile
    Sotto il tuo Vesuvio
    Silenzioso distruttore
    Di libertà Borboniche
    Di truffatori e ladri
    Di falsità
    Svendute

    Libro da leggere.

    Maurizio Vitiello

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