La Seicento a Minori, quando noi ragazzetti trascrivevamo i numeri

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Minori, Costiera amalfitana. La prima Seicento della FIAT arrivò a Minori, acquistata da Nicola di Lieto, imprenditore alle soglie della Commenda, venutagli dopo il grande Convegno del quotidiano AVVENIRE, che proprio a Minori vide la luce: Commenda arrivata dal Vaticano.
La Seicento, accoppiata alla Cinquecento (da tanti definita allora la auto della spesa) fu la grande novità delle utilitarie e suscitava grande curiosità ed ammirazione in tutti.
Noi giovanetti, chissà perchè e per come, fummo spinti a registrare il numero di targa di ognuna di quelle auto incontrata, perchè (si diceva) ogni tot n umero faceva concorrere alla assegnazione di interessanti premi messi a disposizione dalla fabbrica agnelliana.
Ed era, così, una frenesia: ogni giovanetto, taccuino e penna alla mano, era intento a scrivere le targhe ma con grave pericolo: essere investito in un momento di distrazione dell’autista e del ragazzetto che cercava di scrutare il numero
Si rilevò poi un grande e riuscito scherzo che,in tutta sincerità, era un modo di divertirsi all’epoca della nostra adolescenza.

Gaspare Apicella

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