Casinò: la Svizzera al referendum

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I siti Internet esteri che propongono giochi in denaro sono destinati a essere oscurati in Svizzera, dove tali giochi potranno essere offerti unicamente dai casinò locali. Una nuova legge in questo senso è stata promossa dai tre quarti dell’elettorato rosso crociato, anche se alcune forze politiche giovanili si sono opposte denunciando una sorta di censura del mondo del web. Il referendum che è stato promosso proprio per contrastare la legge, tuttavia, non ha avuto gli effetti sperati: in tutti i cantoni il voto popolare ha confermato la Legge federale sui giochi in denaro che il Parlamento elvetico aveva varato a settembre.

Il voto popolare
Il sì alla legge è stato garantito da quasi il 73% dei votanti, e non si dovrà attendere molto per l’entrata in vigore della novità: Simonetta Sommaruga, ministra svizzera della giustizia, ha parlato del 1° gennaio del prossimo anno come traguardo. Il tasso di approvazione ha oltrepassato addirittura l’80% nei cantoni latini, eccezion fatta per il Vallese dove, tuttavia, c’è una parte tedescofona e che comunque ha fatto registrare quasi il 76% dei sì. Vaud, però, è il territorio in cui la legge ha sbancato, raccogliendo oltre l’88% degli assensi.

Un risultato sorprendente
Gli analisti e gli esperti, in realtà, si aspettavano una risposta simile, almeno per il risultato finale, ma non per le sue dimensioni. Un sondaggio effettuato pochi giorni prima del referendum per conto della Società svizzera di radiotelevisione, per esempio, aveva dimostrato che meno del 60% degli intervistati era a favore della legge: con tutta probabilità l’indecisione negli ultimi giorni ha ceduto il passo a responsi più netti. Va detto, per altro, che l’assenteismo è stato il vero protagonista del voto, con un tasso di partecipazione di poco superiore al 33%: insomma, solo una persona su tre è uscita di casa per andare a votare, benché ci fossero importi miliardari in ballo.

Il gioco d’azzardo in Svizzera
In Svizzera i principi fondamentali relativi al gioco di azzardo sono stabiliti dal 2010 dalla Costituzione: le regole sono le stesse tanto per i casinò reali quanto per quelli online. Il comitato referendario, d’altro canto, ha subìto una batosta piuttosto pesante: evidentemente per i cittadini il blocco della rete non rappresenta un problema. Secondo Andri Silberschmidt, presidente dei Giovani liberali radicali e co-presidente del comitato referendario, la nuova legge è destinata a non avere lunga vita, e in ogni caso non può bastare per contrastare il mercato nero e per combattere i giochi non autorizzati: il suo pensiero è che tutti i giocatori che fino a questo momento hanno usufruito delle offerte di siti stranieri non saranno così contenti di farne a meno per trasferirsi ai casinò autorizzati.

Le reazioni dei casinò

In Svizzera sono due le società che detengono il monopolio delle grandi lotterie e che, ovviamente, hanno esultato una volta conosciuti i risultati del voto. Jean-Luc Moner-Banet, direttore di Loterie Romande, si è detto stupito dell’ampiezza del consenso: gli svizzeri, secondo lui, hanno dimostrato di essere attaccati al modello attuale, che pertanto non deve più essere messo in discussione. Da parte della Federazione svizzera dei casinò, invece, è arrivata la richiesta di sgravi fiscali che offrano l’opportunità di assicurare offerte invitanti per i giocatori. Per proporre giochi online, in effetti, i casinò necessitano di denaro: per questo è stato proposto un abbassamento delle imposte per 4 anni.

Come giocare online?
Sia chiaro: chi vorrà potrà continuare a giocare online, ma solo su alcuni casinò. Sul sito Casinò Bonus Radar, è possibile rimanere aggiornati su tutte le Novità Bonus Casinò per non lasciarsi sfuggire neppure un’opportunità di successo nella sfida alla buona sorte.

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